Santoro attacca Ferrara: non ha i numeri per sostituire Annozero
E' di ieri l'annuncio che Giuliano Ferrara si è candidato a prendere il posto di Santoro nel giovedì sera di Rai 2 con la trasmissione L'esame che potrebbe andare in onda nel 2012 nel periodo in cui ci potrebbero essere le elezioni, cioè nella primavere 2012. La notizia è stata diffusa da Il fatto Quotidiano ed è stata confermata dallo stesso Ferrara che, orgoglioso, ha affermato: "Prima eredito la cattedra di Enzo Biagi, adesso il trono di Michele Santoro". Ma queste affermazioni non sono state gradite dal conduttore Michele Santoro che ha utilizzato Repubblica per rilasciare un commento su questa battaglia televisiva che vede parte della Rai, dalla dirigenza ad alcuni suoi giornalisti, essere apertamente contro il conduttore di Annozero che ha subito la chiusura della sua trasmissione di successo a causa di divergenti idee sulla linea editoriale.
Santoro ha quindi affermato che Ferrara non potrà mia sostituirlo perchè "non ha i numeri" per farlo: "Almeno dovrà misurarsi col mercato, non potrà vivere di rendita come a Radio Londra". Ma poi, più duramente ha sottolineato ciò che manca a Giuliano Ferrara per avere il successo in tv che hanno avuto molti personaggi tv epurati dalla Rai perchè non in linea con i vertici aziendali-politici, cioè Enzo Biagi e Daniele Luttazzi:
Gli manca sempre qualcosa. Per sostituire Biagi l'equilibrio, per sostituire me i numeri, per sostituire Luttazzi la libertà.
Santoro si prepara per il suo Servizio pubblico in onda dal 3 novembre
Ma intanto Michele Santoro si sta preparando per iniziare la sua trasmissione Servizio pubblico che andrà in onda il 3 novembre su multipiattaforma tv e internet e intanto Milena Gabanelli a Report presenterà uno spot per pubblicizzare Servizio pubblico per dimostrare che uno zoccolo duro pro Santoro c'è ancora in Rai. Santoro ha una grande responsabilità ora con il suo Servizio pubblico ed è lui stesso ad affermarlo:
La responsabilità di fare un programma del tutto nuovo, senza precedenti, e comunque bello e popolare, dal momento che saranno in molti col fucile puntato. Cambiano canale anche i pensionati, alla ricerca di qualcosa che non c'è o non c'è più su Rai e Mediaset. Vogliamo raccontare questo Paese in movimento e magari intercettare i sette milioni di spettatori in fuga dalla falsa realtà del Tg1.
L'obiettivo di Santoro è quello di non realizzare una tv di partito visto che dalle pagine di Vanity Fair ha recentemente accusato anche la sinistra italiana, colpevole di non essere riuscita a riportarlo in Rai. Insomma uno spettacolo tutto da vedere quello di Santoro e sicuramente continuerà anche lo scontro a distanza tra Giuliano Ferrara e Michele Santoro.