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Festival di Sanremo 2020

Mettere le donne al centro di Sanremo per piacere di più, il vero errore di Amadeus

Prima della gaffe del “passo indietro” su Francesca Sofia Novello, c’è il contesto da cui essa matura. Spinto dai tempi che corrono, Amadeus si è sforzato di costruire la narrazione forzata di un Sanremo al femminile, finendo per inciampare nello stesso totem che aveva messo al centro della stanza. E lo tsnuami ormai è partito.
A cura di Andrea Parrella
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Mancano circa 15 giorni all'inizio del Festival di Sanremo 2020, l'edizione numero 70, la prima condotta da Amadeus. E a quanto pare l'ultima, a voler azzardare un pronostico basandoci sul solo dato dello tsunami polemico abbattutosi sul conduttore negli ultimi giorni. Amadeus sembra già condannato, crocifisso, destinato a un festival di slalom tra contestazioni, accuse, insinuazioni. Per chi avesse perso lo smartphone o fosse rimasto fuori dal mondo nelle ultime ore, il direttore artistico del prossimo Sanremo si è ritrovato impantanato in quello stesso tema che ha voluto mettere al centro del suo festival: le donne.

La frase sul "passo indietro" di Francesca Sofia Novello rispetto al compagno Valentina Rossi è oramai così nota da non dover essere spiegata ed è su questo punto che il dibattito tra giustizializi e garantisti si articola da giorni. Amadeus è espressione di quella cultura retriva e bigotta che in Italia pare ancora dominante, oppure Amadeus è stato frainteso e c'è nei suoi confronti un eccesso di severità nel ritenerlo cartina tornasole del maschilismo che domina i rapporti di forza tra i due sessi in questo paese?

Esiste un'altra chiave di lettura, laterale, che forse mira più alla radice del problema e al contesto da cui le parole sbilenche di Amadeus su Francesca Sofia Novello sono maturate.

Se è vero che quando parliamo di Sanremo non c'è in ballo solo un evento musicale e televisivo, ma un contenitore di messaggi che fotografa una parte consistente del Paese, il Festival di Amadeus si è voluto raccontare come una kermesse che punti a valorizzare la donna come mai accaduto fino ad ora. Non una donna al suo fianco, non due e nemmeno cinque, una diversa per sera, ma ben dieci. Quasi a voler compensare la presenza maschile massiccia già annunciata, da Fiorello a Tiziano Ferro, passando per Roberto Benigni. La stessa conferenza stampa è stata scandita da una ricorsività quasi ossessiva dello stesso concetto, un continuo proliferare della parola donna come una cantilena, una insistente litania obbligata.

Il racconto forzato di un Sanremo al femminile

Ma non è stato solo un fatto di numeri, perché dalla conferenza stampa di Sanremo 2020 si è capito che Amadeus volesse declinare al femminile l'intero racconto del suo Festival, affinché venisse ricordato per questa specifica ragione. Aspetto su cui non può che sorgere qualche perplessità. La narrazione di un Sanremo originale, nuovo, in cui la donna risalta in maniera diversa da come sia accaduto nelle precedenti edizioni, fa a cazzotti non solo con il profilo istituzionale, tradizionale e rassicurante di Amadeus, ma con la realtà dei fatti.

Il ritorno della valletta

Una realtà in cui le figure apicali di questo Festival, dal conduttore agli ospiti principali, sono di fatto tutti uomini. Una realtà in cui le dieci donne, tra le quali pure ci sono conduttrici di grande livello, sembrano tornare ad essere "vallette" (così si definisce la stessa Francesca Sofia Novello), termine che pareva essere stato bandito. Tra questo e l'ambizione iniziale di ridefinire il ruolo della donna nella società moderna ci passa un mare.

Oltre ai numeri c'è poi un problema linguistico, di uso delle parole da parte del conduttore. Pronunciare frasi come "sono la persona meno sessista al mondo" e rimarcare l'importanza di madre e moglie nella sua vita a riprova del suo non essere sessista, sono cose che tradiscono un background inconciliabile con i proclami progressisti e la rivoluzione al femminile annunciata. Il risultato finale è un messaggio sbiadito, forzato, privo di sostanza, indebolito dalla sensazione di essere costruito opportunisticamente a tavolino, sulla base di uno schema predefinito, perché il momento storico vuole che si parli di donne, la gente vuole questo e non strizzare l'occhio sarebbe impopolare. Ecco il contesto in cui è nata la sciagurata frase su Francesca Sofia Novello, quello in cui ci si convince che un problema culturale come il maschilismo si risolva attraverso una misura emergenziale.

Venti di boicottaggio su Amadeus

Se questo enorme bubbone polemico favorirà o penalizzerà i risultati di ascolti di Sanremo 2020 non è dato saperlo, tranne che alla zingara, ma i forfait di Salmo (che si è clamorosamente sfilato pur essendo stato ufficializzato come ospite della prima serata) e il vento di boicottaggio levatosi nelle scorse ore, intercettato immancabilmente dalla politica, lascia pensare che per Amadeus uscire da questo Sanremo con un bilancio positivo sarà una vera impresa.

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