Rula Jebreal dopo il monologo a Sanremo: “Dalla Rai libertà totale, la Lega voleva contraddittorio”
Il giorno dopo la prima serata del Festival di Sanremo 2020, a pochi minuti dalla diramazione dei dati di ascolto che decretano il grande successo e la grande partenza dello show targato Amadeus, parla Rula Jebreal alla AdnKronos. Le sue parole, a meno di 24 ore dal suo monologo toccante sulle donne, suonano come una rivalsa nei confronti di quella classe politica che la voleva lontano dal palco del Teatro Ariston: "Qualcuno era anche per il contraddittorio. Sono scioccata".
Il monologo scritto con Selvaggia Lucarelli
Nelle dichiarazioni rilasciate ai colleghi di AdnKronos, Rula Jebreal tiene a ringraziare la Rai per la libertà concessa: "Dalla Rai totale libertà, il direttore di Rai1 era comosso, mi ha sostenuto fino in fondo". E sul monologo: "L'ho scritto con Selvaggia Lucarelli. Mi ha aiutato a dire le cose giuste".
Le potenti parole di Rula Jebreal
Nel suo monologo, Rula Jebreal ha provato ad analizzare la situazione gravissima della condizione della donna in Italia, tra abusi, violenze e uccisioni: "Nell'80% dei casi il carnefice non ha bisogno di bussare alla porta per un motivo semplice, ha le chiavi di casa, ci sono le impronte ovunque". Su due leggii differenti, Rula Jebreal leggeva dati e frasi che sottolineavano questa condizioni. Un leggio nero riportava fedelmente i dati, un leggio bianco su cui erano riportate le canzoni più belle scritte dagli uomini per le donne: "La cura", "La donna cannone", "C'è tempo":
È possibile trovare le parole giuste, raccontare l'amore, l'affetto la cura. Questo è il momento in cui queste parole non vengano solo cantate, ma vissute ogni giorno. Per questo dobbiamo urlare da ogni palco anche quando ci diranno che non è opportuno. Io sono diventata la donna che sono grazie a mia madre ed anche a mia figlia, che è seduta in mezzo a voi (la figlia Miral, ndr).
La Lega non voleva Rula Jebreal al Festival
La Lega è stato dei partiti politici, insieme a Fratelli d'Italia, che non voleva la presenza di Rula Jebreal al Festival di Sanremo 2020 per la sua vicinanza a idee politiche di sinistra. Avevano proposto "a tutela dei valori della nostra identità nazionale" di chiamare sul palco del Teatro Ariston Carolina Stramare, la Miss Italia in carica.