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Roberto Bolle vale il costo del Canone, la Rai fa la scelta giusta per aprire il 2018

La Rai decide di aprire l’anno con “Danza con me” e fa una scelta perfetta. Lo show di Bolle è perfetto per una serata in cui proporre numeri artistici non ordinari e dal grande spessore. Gli ospiti, da Sting a Tiziano Ferro, passando per Virginia Raffaele, hanno fatto il resto.
A cura di Andrea Parrella
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Roberto Bolle permette a Rai1 di iniziare l'anno sotto una buona luce. "Danza con me", lo show dell'étoile del Teatro alla Scala di Milano trasmesso in prima serata su Rai1 il 1 gennaio 2018 è stato un evento che ha proposto una serata di spettacolo, concepito in tutti i sensi, con ospiti di grande valore in grado di valorizzare e sostenere l'imponente impianto dell'intera serata e un gradimento che a posteriori appare tutt'altro che banale.

Il ritardo dei dati d'ascolto

I dati Auditel del 1 gennaio 2018 usciranno con leggero ritardo a causa di una necessaria ripetizione delle procedure standard di controllo, ma stando all'apprezzamento trasversale espresso sui social in contemporanea alla messa in onda, "Danza con me" sembra si sia rivelata una scelta strategica molto felice per la prima rete del servizio pubblico, che ha optato per una collocazione sui generis come quella del primo giorno dell'anno, in un certo senso rischiosa.

Da Sting a Tiziano Ferro, gli ospiti di Roberto Bolle

Ad affiancare Bolle nei numeri della serata ci sono in effetti nomi del mondo dello spettacolo e internazionale che renderebbero facile il lavoro a molti. Da Geppi CucciariVirginia Raffaele, che ancora una volta hanno dimostrato di sapersi calare in una infinita varietà di contesti con un loro stile personale, a Sting che ha impreziosito lo spettacolo con la sua musica; e poi Tiziano Ferro, Fabri Fibra, Pif, la storia di Ahmad Joudeh, il ballerino siriano che ha "sfidato" l'oppressione dell'Isis, oltre ai tanti nomi della danza italiana che hanno portato in scena il proprio talento in prima serata. Importante anche la presenza di Marco D'Amore, ovviamente noto ai più per il suo ruolo in Gomorra, che tuttavia ha avuto la capacità di saper entrare in punta di piedi nello spettacolo, aggiungendo il suo tocco senza invadere la serata.

La scelta vincente del 1 gennaio

Con la stessa solerzia con cui si suole sottolineare le mancanze, non si possono non rimarcare i meriti della Rai. Da serata priva di mordente, quella del 1 gennaio viene vista invece come l'occasione per proporre un contenuto dall'alto valore artistico, ma non squisitamente popolare, vista anche la tendenza del pubblico, in questo giorno, a rispettare tradizioni come quella dei concerti di Capodanno a Vienna e Venezia che risvegliano una sopita predisposizione alle rappresentazioni classiche, siano esso musicali o di danza. Rai1 ha saputo  valorizzare l'evento con un'ampia pubblicizzazione nei giorni antecedenti alla messa in onda, ma è chiaro che senza un prodotto di spessore, la spinta promozionale rischia di essere controproducente. Aldilà della verità che racconterà l'Auditel, per spettacoli come questi ancora capaci di riunire grandi masse di telespettatori presentando contenuti non ordinari vale la pena di spendere la fatidica frase: "sì, questo è servizio Servizio Pubblico".

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