Rissa tra Liguori e Barbacetto a Niente di Personale su La7: video
L'espediente della rissa in tv sembra ormai un vero e proprio "must" per le trasmissioni televisive che vogliono aumentare gli ascolti.
E così dai reality show ai talk show politici (come Annozero) passando dalle trasmissioni di intrattenimento del pomeriggio (come Pomeriggio 5), c'è un fiorire di litigi in tv che spesso si basano su argomenti talmente irrilevanti da non far credere che sia possibile tanto clamore e tanto scompiglio.
La logica che ormai vede sempre l'uno contro l'altro in una sfida perenne rende più acuti i toni delle conversazioni che poi esplodono in vere e proprie lotte verbali che lasciano lo spettatore senza parole.
Se possono essere quasi accettabili quelle tra concorrenti dei reality show come il Grande Fratello o L'isola dei famosi, facciamo fatica a sopportare quelle tra esponenti politici o giornalisti schierati che, pur di portar acqua al proprio mulino, danno un'immagine indegna della politica e del giornalismo italiano fatto di schiamazzi, tante parole e pochi fatti.
Una delle ultime liti in tv ha avuto come set la trasmissione Niente di Personale di Antonio Piroso su La7. In studio si parlava del processo Ruby e come ospiti c'era un parterre ampio di giornalisti: Riccardo Barenghi (Stampa), Anselma dell’Olio, Manuela Palermi, Alessandro Sallusti (Il giornale) e – in collegamento – Paolo Liguori (Tgcom) e Gianni Barbacetto (Il fatto quotidiano).
E proprio questi due giornalisti sono stati i protagonisti della lite che sostanzialmente si basava sulla legittimità di usare il termine "prostituta" per Ruby e le altre ragazze Bunga Bunga. Piroso non è riuscito a domare i logorroici Liguori e Barbacetto, ha alzato più volte la voce, dava del "tu" ai suoi colleghi.
Piroso cercava di riportare la discussione su un piano politico e invece si continuava a parlare del termine prostituta. Ad un certo punto c'è stata anche una parentesi quasi comica, mentre Liguori parlava Barbacetto si è girato e beveva disinteressandosi delle argomentazioni del collega.
Ma non sono nemmeno mancate frasi forti come quella detta da Liguori: "Al prossimo ‘non è vero’, ti rovescio la sedia".
Uno spettacolo indegno per dei professionisti dell'informazione che dimostrano quanto non ci possa essere un dialogo civile tra parti opposte in un paese in cui la rissa è ormai diventata la norma!
