Programma Rai a Nunzia De Girolamo, ex ministro e moglie di un ministro: nessuno vede il conflitto?
Il programma che verrà assegnato a Nunzia De Girolamo su Rai1 rischia di essere oggetto di polemica in questa estate televisiva anomala, visti gli effetti che il Covid continua ad avere sul sistema televisivo, ma non meno rovente. Da ore si dà per certo che la presentazione dei palinsesti Rai del prossimo 16 luglio riserverà la sorpresa di un programma affidato proprio all'ex politica italiana, ex deputata di Forza Italia, nonché ex Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali del Governo Letta. La trasmissione si chiamerà Ciao Maschio, ma al di là dei dettagli della trasmissione, è stato inevitabile il vento di polemica sollevato da questa eventualità. E la questione, manco a dirlo, è tutta di stampo politico.
De Girolamo in Tv, da Ballando con le stelle a Non è l'Arena
De Girolamo ha annunciato il suo addio alla politica definitivo nel 2019 e da tempo, ormai, presenzia abitualmente in alcuni salotti televisivi. Dopo il "debutto" a Ballando con le Stelle, è diventata volto fisso di Non è l'Arena su La7 e un personaggio spesso presente in vari momenti di dibattito. La sua fuoriuscita ufficiale dal giro della politica, tuttavia, non la rende immune da una sterile ed eterna questione che riguarda la Rai, ovvero l'influenza esercitata dal governo sulla gestione del servizio. Problematica per la quale solo pochi giorni fa il deputato di Leu Fornaro presentava un Disegno di Legge con una proposta di gestione "duale" della Rai, che impedisse di fatto l'intromissione totale della politica negli affari della Rai.
Al suo passato da politica e ministra, per Nunzia De Girolamo si aggiunge un altro elemento problematico, quello del marito Francesco Boccia, dal 5 settembre 2019 ministro per gli affari regionali e le autonomie nel Governo Conte II. Di fatto Boccia è un uomo dell'esecutivo e questo sollecita forti perplessità sulla scelta presunta di affidare a Nunzia de Girolamo un programma tutto suo sulla prima rete del servizio pubblico.
Le polemiche in commissione di vigilanza Rai
Settimane fa, quando il programma del sabato pomeriggio di Nunzia De Girolamo non era che un'indiscrezione, un commento chiaro era arrivato dal segretario della commissione di vigilanza Rai Michele Anzaldi (Italia Viva), che aveva espresso così la sua contrarietà: "La De Girolamo è una persona che gli italiani conoscono bene avendo fatto Ballando con le stelle dove è stata scelta come concorrente dall'allora Rai gialloverde. E adesso le verrebbe data una conduzione dalla Rai giallorossa. Detto questo è la moglie di un ministro in carica e io, al posto suo, avrei scelto Cairo, dove il pubblico già la segue da tempo. Una tv commerciale, quindi, che l'avrebbe messa al riparo da sicure critiche personali e, soprattutto, avrebbe messo al riparo il governo di cui il marito fa parte e la sua maggioranza"
Dell'ipotesi di un programma a Nunzia De Girolamo si era già parlato alla vigilia della scorsa stagione televisiva, quando si vociferava di un possibile approdo dell'ex ministra alla conduzione di Linea Verde Estate. A intervenire, allora, era stato Stefano Buffagni, deputato M5s, che aveva commentato così: "Speriamo sia una balla. Nella Rai del cambiamento come si può immaginare di far condurre un qualsiasi programma a questa ex deputata berlusconiana, poi alfaniana, nonché moglie dell'attuale deputato Pd, Francesco Boccia?". E ancora: "Come facciamo a chiedere meritocrazia e competenza, come facciamo a dare fiducia ai giovani artisti, alle tante persone che lavorano all'interno della Rai e sono pronte con idee innovative a far fare un salto di qualità all'azienda". Il deputato aveva quindi chiosato: "scelte che rasentano il ridicolo".
Insomma, in un'estate televisiva inaugurata dall'uscita di Lorella Cuccarini da La Vita in Diretta e le voci di un possibile allontanamento dovuto al cambio di colore del governo in carica, la Rai continua a dimostrarsi intossicata da una linea editoriale vittima di una narrazione secondo la quale le scelte si fanno solo per una ragione, che non è quella di scegliere i più bravi. Tra i quali, nessuno può escluderlo a prescindere, ci potrebbe essere anche l'ex ministra Nunzia De Girolamo.