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Perché si apprezza Maurizio Crozza

Lo show Fardelli di Italialand, in diretta dal teatro dello Smeraldo, è una sintesi dell’ottimo lavoro di tutta la squadra del comico genovese: la missione di evitare la sindrome tormentone è motivo di riconoscimento.
A cura di Andrea Parrella
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Sono considerevoli i progressi che Maurizio Crozza ha compiuto negli ultimi anni a La7. Le sue doti non si sono mai messe in discussione, ma le forme varie con cui era stato concepito un suo one man show non avevano troppo convinto. In principio con  Crozza Italia, la sua squadra aveva confezionato un prodotto relativamente efficace nella messa in onda immediata, ma che si prestasse di più all'intelligente trovata della rete di trasmetterlo a spezzoni, dando risalto alle gag, non al prodotto finito. Il motivo nasceva dall'aspetto macchinoso che traspariva da uno show televisivo organizzato come uno spettacolo a teatro.

Il progresso di Fardelli di Italialand, che è comunque un agglomerato della somministrazione di Crozza costante che La7 porta avanti, è aver quasi scovato un punto di incontro tra due strade difficili da far incrociare, la televisione e il teatro. Probabilmente il trucco è la diretta. Per quel che riguarda queste versioni teatrali, detto onestamente, si percepisce siano in diretta solo per gli aspetti positivi, vale a dire l'assenza di un invadente montaggio, tagli e registrazioni eccessivamente lavorate. Al contrario, grazie ad una regia di ottima qualità e alla scenografia interattiva, si respira un'atmosfera viva, forse più bella da casa di quanto possa essere a teatro, seppure sia una supposizione azzardata.

In sostanza, televisione e teatro hanno collaborato, nessuna s'è messa al servizio dell'altra, e si crede sia questo il principale ingrediente della formula vincente. C'è da aggiungere che, anche senza i mezzi di cui è stato dotato, Maurizio Crozza basterebbe da sé per un'oretta buona. La qualità delle sue gag non si arresta al tormentone. Lui e i suoi autori lavorano affinché il personaggio sia sempre una parodia che oltrepassi i limiti della pura imitazione. Anzi, per alcuni personaggi la tecnica quasi scompare, è compensata da semplici collegamenti che diventano l'anima stessa della gag (si pensi a Forrest Bossi). E' una cosa che in Italia riescono a fare davvero in pochi.

Non si conta più la sconfinata quantità di personaggi che Maurizio Crozza ha regalato al pubblico. Quando avvenne il distacco da Simona Ventura e Gene Gnocchi, si riusciva difficilmente ad immaginare che potesse avere vita propria, autosufficiente; non per carenza di doti, ma solo per l'abitudine che avevamo fatto a vederlo calato in quel contesto. Al contrario, anche grazie al suo presenzialismo bipartisan (Raitre e La7) mai invadente, è stato in grado di avvalorare la sua caratura, di altissimo spessore. Vanno fatti i complimenti a lui e a chi con lui lavori per lo spirito di rinnovamento con cui hanno sempre scacciato la monotonia. Il medley di Battisti per la saga Finanzieri ed evasori si ritiene cosa di livello notevole.

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