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“Offesa dai modi di Bruno Vespa”: Lucia Panigalli, vittima di violenza intervistata a Porta a Porta

Lucia Panigalli, la donna vittima di violenza intervistata a ‘Porta a Porta’, è intervenuta per esprimere la sua indignazione. Ha sostenuto di sentirsi “profondamente offesa dal tono e dai modi usati da Bruno Vespa, anche a nome di tutte le donne che non sono state ‘fortunate'” come lei. Bruno Vespa, al contrario, sostiene di essere stato ringraziato dalla Panigalli e dal suo avvocato dopo l’intervista finita al centro delle polemiche. L’ad Rai Salini annuncia che verrà fatta chiarezza.
A cura di Daniela Seclì
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Non si placa la polemica sulla puntata di ‘Porta a Porta‘ trasmessa martedì 17 settembre. Bruno Vespa ha intervistato Lucia Panigalli. La donna vive sotto scorta dopo che il suo ex compagno l'ha aggredita brutalmente. Il conduttore, nel raccontare la sua storia, è ricorso a frasi come: "Se avesse voluto ucciderla l'avrebbe uccisa" o rimarcando: "È fortunata perché è sopravvissuta, tante donne vengono uccise". Lucia Panigalli è intervenuta per esprimere la sua indignazione per le parole usate da Bruno Vespa.

L'indignazione di Lucia Panigalli

Lucia Panigalli sta vivendo un incubo. Nel 2010, dopo aver chiuso una relazione durata circa 18 mesi con M.F., quest'ultimo l'aveva aggredita con un coltello e le aveva squarciato il viso all'altezza del sopracciglio. Lucia era riuscita a scappare e a rifugiarsi in casa. L'uomo ha scontato 8 anni e mezzo di prigione ed è attualmente in libertà vigilata, nonostante sembra abbia proposto a un compagno di cella di portare a termine l'omicidio che lui non era riuscito a compiere. Oggi, Lucia Panigalli vive sotto scorta, nel costante timore che M.F. possa farle del male. La donna, all'Ansa, ha dichiarato:

 "Le luci, la concitazione, il pubblico, i tempi velocissimi mi hanno frastornato in modo tale da impedirmi di capire ciò che era appena successo, ma ora a mente più fredda dichiaro di sentirmi profondamente offesa dal tono e dai modi usati da Bruno Vespa nel corso della trasmissione Porta a porta. Mi sento offesa anche a nome di tutte le donne che non sono state ‘fortunate' come me. […] Nell'immediato non sono riuscita a capire cosa mi avesse tanto infastidita. E solo in seguito ho realizzato che non mi sono state poste le domande che mi aspettavo dopo i lunghi colloqui con la redazione. Viceversa mi è stato chiesto di rivivere le fasi più truci dell'aggressione subita, senza quasi darmi modo di spiegare il motivo vero per cui mi trovavo in quello studio e senza che si cogliesse l'estrema drammaticità di quanto patito".

Bruno Vespa sostiene di essere stato ringraziato dall'avvocato di Lucia Panigalli. In proposito, la donna ha precisato di volersi dissociare "da quanto apprendo che avrebbe dichiarato uno dei miei legali, fermo restando che ringrazio l'Azienda Rai per l'attenzione che da sempre riserva al mio caso".

La replica di Bruno Vespa

L'Ordine dei Giornalisti, Usigrai e FNSI sono solo alcuni degli organi che hanno condannato con forza l'accaduto. Bruno Vespa verrà sottoposto a un provvedimento disciplinare. Il conduttore di ‘Porta a Porta' ha replicato alle accuse, dicendosi indignato: "Mi sono dimesso il 23 gennaio 2016 dalla Federazione nazionale della stampa per il carattere violento, pretestuoso e settario delle sue polemiche nei miei confronti. Il mio giudizio si rafforza alla luce dell'incredibile dichiarazione di oggi. Credo sia la prima volta in assoluto che un giornalista viene criminalizzato a causa di una trasmissione per la quale viene al tempo stesso ringraziato dall'avvocato della sua presunta vittima". Proprio su questo punto ha voluto ribadire che l'avvocato di Lucia Panigalli e la stessa donna, lo avrebbero ringraziato dopo l'intervista:

"Alla fine della trasmissione e prima della dichiarazione del suo avvocato, la signora Panigalli mi ha ringraziato con molta cordialità. Successivamente alla nostra collega che la ringraziava al telefono per la partecipazione, ha risposto testualmente: ‘Sono io che ringrazio voi'. Se a 24 ore di distanza ha ritenuto di smentire se stessa e il proprio avvocato dicendo di essere frastornata e di non aver capito quanto era accaduto in studio, è facile immaginare una strumentalizzazione ai suoi danni".

La Rai farà chiarezza sulla vicenda

Alla luce del polverone sollevatosi, è intervenuto l'ad Rai Fabrizio Salini. Ha dichiarato di comprendere la "contrarietà" suscitata dall'intervista realizzata da Bruno Vespa. Ha assicurato che la Rai continua a essere in prima linea nella condanna alla violenza, in tutte le sue forme:

"Condivido la forte contrarietà suscitata dai toni dell'intervista realizzata da Bruno Vespa alla signora Lucia Panigalli. La Rai considera la difesa e la tutela dei diritti delle donne un principio imprescindibile e indiscutibile, su cui non sono mai tollerabili equivoci. Assicuro che saranno svolti tutti gli approfondimenti necessari per fare chiarezza sulla vicenda. Prendo atto che lo stesso Vespa si è scusato per gli equivoci. Ribadisco che la Rai e tutte le sue strutture – a cominciare da Porta a Porta – devono aderire alla linea editoriale dell'azienda che condanna fermamente la violenza di qualsiasi natura, in ogni forma e modo".

Qui di seguito il video integrale della puntata di ‘Porta a Porta' del 17 settembre.

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