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Nancy Brilli: “Ho iniziato a fare l’attrice perché desideravo essere amata”

Un’intervista lunga ed intensa quella che Nancy Brilli ha concesso a Silvia Toffanin, sabato 7 novembre 2020, durante il consueto appuntamento con Verissimo. L’attrice romana, che non ha esitato a rivolgere un pensiero a Gigi Proietti, ha parlato della sua vita privata, facendo emergere delle sfumature inedite del suo passato. Ha parlato dei suoi amori, ma anche delle sue sofferenze sul mondo del lavoro, dove ha anche subito delle molestie quando era giovanissima.
A cura di Ilaria Costabile
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Ospite esclusiva della puntata di Verissimo di sabato novembre 2020 è stata Nancy Brilli. L'attrice romana, da tempo assente dalla tv, si è raccontata in una lunga ed intensa intervista a Silvia Toffanin, durante la quale non è mancato un pensiero rivolto a Gigi Proietti, suo grande amico e maestro, ma sono emersi anche momenti particolarmente difficili e personali della sua vita, scandita da momenti di sofferenza: "Lotto con la parte di me che si butta giù, per adesso sta vincendo, non so quanto resisterò."

Il ricordo di Gigi Proietti

L'inizio di questa settimana è stato particolarmente difficile per il mondo dello spettacolo che, d'improvviso, si è visto orfano di un grande artista come Gigi Proietti, che ha forgiato giovani attori ed è stato protagonista di grandi momenti di teatro, cinema e televisione. Nancy Brilli è stata più volte al suo fianco sul set e le sue sono parole d'affetto e di grandissima stima:

È stata una settimana difficile. Era quello che era per tutti un maestro un grande attore una colonna portante dello spettacolo italiano, di una grandissima cultura portata con naturalezza e umiltà, un uomo simpaticissimo con un sacco di tormenti interiori. Una persona che sapeva riconoscere il talento, era molto generoso con tutti gli attori che hanno lavorato con lui. Era un amico mi ha fatto tanto pensare, tanto ridere, abbiamo fatto delle vacanze insieme. Aveva un gozzo che si chiama Il Maresciallo dove portava i suoi amici, ci aveva insegnato a fare il vecchietto delle favole, passavamo queste estati surreali molto divertenti.

L'infanzia dopo la morte della mamma

Ma il racconto di Silvia Toffanin fa un salto a ritroso nel tempo, quando Nancy Brilli era solo una bambina e si è trovata a crescere senza la sua mamma. Un dolore che l'ha marchiata per tutta la vita, contro il quale ha dovuto combattere e che proprio grazie alla recitazione è riuscita a mitigare: "Avevo 10 anni quando mamma è scomparsa, da piccola non capivo niente, mi sembrava una grandissima ingiustizia, pensavo fosse colpa mia. poi questo lavoro l'ho incontrato per strada e mi ha cambiato la vita, perché mi dava la possibilità di fare altro da me, mi staccavo, quello che poi faccio ancora, facendo un personaggio non vivevo la mia sofferenza. Io questo lavoro l'ho fatto per essere amata e credo di esserci riuscita". In quegli anni è cresciuta accanto a sua nonna, Isolina, una donna severa, decisamente maschilista, come ricorda l'attrice:

Mia nonna credeva che le donne fossero esseri di serie b, il mio dovere era stare zitta e non disturbare, mentre mio fratello prendeva il brevetto per guidare l'aereo, io cercavo di comprare un motorino da un idraulico di Ostia, per dirti che le cose non era equilibrate. Il mio lavoro non le interessava, ma non le interessavo io. Avevo una simpatica zia, che mi chiamava gramigna, perché diceva che crescevo come l'erba cattiva da sola. Una parte di me è romana tignosa che non molla e che va avanti, una parte di me è stata molto fragile per molto tempo, quella parte di me che non è stata amata, accettata.

La fine della storia con Roy De Vita e l'amore per suo figlio

Nonostante un'infanzia segnata dalla severità e da questo sentimento di mancata accettazione, Nancy Brilli è stata una donna che ha fatto dell'amore il suo credo. Dopo il matrimonio da giovanissima con Massimo Ghini e successivamente quello con Luca Manfredi, la sua storia d'amore più importante è stata quella con il chirurgo plastico Roy De Vita, finita circa tre anni fa:

Mi sono sentita amata e poi non mi sono sentita amata più. Siamo stati insieme quindici anni e mezzo, i nostri figli sono cresciuti insieme, abbiamo fatto parecchie cose fatte male alla fine della nostra storia, come in tutte le storie si è brutti, non mi piacevo io e neanche lui. Adesso è rimasta la famiglia, ma i nostri figli sono veramente fratelli pur non essendolo. è stato Roy a volere che io divorziassi da Luca Manfredi, ma poi non ci siamo sposati.

Ed è proprio parlando di suo figlio che le si illuminano gli occhi, sebbene non neghi di essere una madre piuttosto intransigente e confessa che sarebbe contenta se il figlio intraprendesse le sue orme, abbracciando il mondo dello spettacolo: "Sta facendo l'università a Londra, stando in camera sua a Roma, non è facilissimo. Non mi piace sentir parlare male di questi ragazzi. Mi piacerebbe se continuasse il lavoro di famiglia, lui è nipote e figlio d'arte, sarebbe una cosa abbastanza naturale. Ma è piuttosto refrattario, ora studia economia. Non sono una mamma amica, sono una mamma mamma, e da mamma italica lo vedo il più bravo e bello di tutti."

Le molestie e il lavoro con la Ares

Un'intervista particolarmente intensa, nella quale Silvia Toffanin tocca anche degli argomenti piuttosto delicati, come l'episodio di molestie di cui Nancy Brilli è stata vittima, quando era giovanissima, aveva solo 23 anni e già era entrata nel mondo del cinema: "Non l'ho detto a nessuno, mi sono chiusa in me stessa, mi sono vergognata di dirlo a mio marito Massimo Ghini, non gliel'ho detto, sono stata offesa me lo tengo per me, mi ha impedito di fare tanti lavori". Tra le tante esperienze nella sua lunga e fortunata carriera da attrice, vi è stata anche una lunga collaborazione con la Ares, la casa di produzione gestita da Alberto Tarallo che è stata al centro della querelle di Massimiliano Morra e Adua Del Vesco all'inizio del Grande Fratello Vip. Riguardo a quel periodo, la Brilli non si nasconde e dichiara che molte cose da un momento all'altro sono cambiate, ripercuotendosi sulla sua carriera:

Ho avuto diverse esperienze, tu mi hai accolto con una cosa molto bella che ho fatto con il mondo Ares, ho fatto "Il bello delle donne" che è stato un successo eccezionale, è successo che ad un certo momento si deve essere rotto qualcosa, non so cosa, non voglio dire niente, ho smesso di lavorare in televisione, non ho più fatto le serie televisive. Mi è arrivata una lettera in cui mi hanno detto di non parlare male di nessuno. Io avevo finito una serie, mi ricordo che era un venerdì sera, mi arrivò un fax sai la frase "sei stato fatto fuori", ci ho sofferto tanto, poi dopo me ne sono fatta una ragione.

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