Morto Fabrizio Frizzi, Milly Carlucci non può sospendere ‘Ballando’: “Ci sono obblighi aziendali”
La morte di Fabrizio Frizzi ha sconvolto Milly Carlucci. La padrona di casa di ‘Ballando con le stelle‘ condivideva con il conduttore una lunga storia professionale oltre che un rapporto di amicizia talmente profondo che i due si definivano ‘fratelli'. Milly Carlucci – ancora molto provata per la scomparsa di Fabrizio Frizzi – aveva espresso il desiderio di non andare in onda sabato 31 marzo con il suo programma. Purtroppo, però, la Rai non ha potuto accontentarla.
La Rai si oppone allo stop di ‘Ballando con le stelle'
Milly Carlucci, in un breve video pubblicato su Facebook (vedi in alto, ndr), ha spiegato perché ‘Ballando con le stelle' andrà in onda nonostante lei non se la senta: "Giovedì abbiamo provato tutto il giorno. È finita una lunga giornata di lavoro. Ieri è stata veramente una giornata difficile da passare qui. C'è il dolore di tutte le squadre Rai che hanno lavorato per tanti anni con Fabrizio, anche i miei compagni di lavoro in questo teatro hanno qualcosa da raccontare della loro vita insieme a Fabrizio. Pian piano ci siamo rimessi in moto. Sabato abbiamo un programma da dover fare. Ieri ci domandavamo come avremmo fatto ad andare in onda. Ci sono degli obblighi aziendali. È un lavoro che facciamo per un'azienda, non è un nostro passatempo, né un nostro divertimento. Quindi saremo in onda sabato sera con tutti i nostri umani sentimenti ma anche con la tenerezza e il sorriso di Fabrizio che ci accompagnano e quindi continuiamo nel nostro lavoro".
Il dolore di Milly Carlucci per la morte di Fabrizio Frizzi
In un'intervista rilasciata in queste ore a Corriere.it, Milly Carlucci ha spiegato di essere molto provata per la morte di Fabrizio Frizzi. Proprio per questo, avrebbe preferito non andare in onda sabato con ‘Ballando con le stelle': "Sinceramente non me la sento. In questi giorni, nelle prove, c’è un intero gruppo che soffre per un amico. Tutti lo conoscevano, e così il mio sentimento è moltiplicato da tutti, come un’onda che sbatte contro gli scogli e ti torna addosso. Se mi si chiede cosa vorrei, rispondo che vorrei stare nel mio angolo e poter piangere. Purtroppo è l’azienda che decide e io farò quello che mi chiederanno".