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Mingo a 5 anni dalla rottura con Striscia: “Licenziato da un pupazzo rosso, ma sono un uomo libero”

Con una lettera scritta di suo pugno al Corriere del Mezzogiorno, Mingo De Pasquale torna a parlare di quella vicenda che 5 anni fa mise fine al suo rapporto con Striscia (lui e sua moglie furono accusati di aver inventato servizi falsi) e che, dopo un periodo di crisi, gli ha dato modo di ripartire dal suo mestiere di attore: “Quel dolore mi ha reso forte e migliore!”.
A cura di Andrea Parrella
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Sono passati 5 anni da quando Mingo De Pasquale si trovò al centro di un contenzioso con Striscia La Notizia che è poi finito in tribunale con l'accusa di simulazione di reato e associazione a delinquere finalizzata alla truffa da parte di Mediaset. Accuse che l'inviato e sua moglie definire esagerate e da cui si sono sempre difesi definendo i loro servizi autentici.

L'attore pugliese oggi torna a parlare con una lunga lettera pubblicata sul Corriere del Mezzogiorno, in cui ricostruisce cosa sia stata la sua carriera negli ultimi anni, dopo quella sera del 23 aprile 2015 in cui venne di fatto licenziato in diretta Tv: "Penso che nessuno in Italia, anzi in Europa, o forse nel mondo possa vantare il primato di essere stato licenziato in diretta tv da un pupazzo di pezza rosso simbolo di un varietà televisivo!".

Il riferimento, naturalmente, è al Gabibbo, e Mingo racconta come quella comunicazione li fece letteralmente "cascare dalle nuvole" e che già quella sera lui aveva espresso a sua moglie il desiderio di lasciare il programma per tornare a fare il suo mestiere, ovvero l'attore: "Perché io sono un attore, anche se molti pensano ancora che sia un giornalista! Mai stato!". Dopo quella sera in cui, scrive De Pasquale, "un pupazzo rosso aveva sentenziato la mia fine", i contatti con Striscia si azzerano completamente:

Sembrava che fosse accaduta un’apocalisse. Nessuno ci rispondeva. Nessuno ci dava spiegazioni […] Allora pensavo: «Tra poco si faranno sentire», «Mi hanno fatto un bello scherzo, però!», «Mingo ci sei cascato!». 

Ma come noto non si trattava di uno scherzo e Mingo ribadisce nella sua lettera di non aver "mai inventato nulla!!! Era tutto così strano!". Il volto televisivo parla di persone considerate amiche, parti integranti della famiglia che d'improvviso hanno voltato loro le spalle trattando lui come il peggiore dei criminali: "preferirono chiuderci le porte scegliendo di andare con il più forte, senza capire quale fosse la verità". 

Sebbene abbia sofferto per la cattiveria dei giornali sui quali ha letto "le fake news più assurde", oggi Mingo De Pasquale si racconta come un uomo nuovo, un uomo libero, libero di esprimersi, che è tornato a fare l'attore partecipando a corti, film, opere teatrali e progetti vari di beneficenza e ripartendo anche da TeleNorba con il compare Fabio, prima di prendere strade diverse. Così è riuscito a superare ingiurie e cattiverie: "Il dolore che provi è uguale alla potenza di quello che diventi. Per questo mi sento di ringraziare tutti coloro che hanno voluto darmi dolore perché quel dolore mi ha reso forte e migliore!".

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