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Michele Santoro torna su Rai3 ma critica l’azienda: “Servizio pubblico in stato di confusione”

Il giornalista tornerà con un programma in onda su Rai3 con una prima puntata dedicata a Matteo Renzi e il “Giglio Magico”.
A cura di Andrea Parrella
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Aggiornamento 21 novembre 2017 – Secondo quanto annunciato dal direttore di Rai3 Stefano Coletta, il programma di Michele Santoro partirà giovedì 11 gennaio 2018 su Rai3.

Rai tra grandi addii e grandi ritorni. Mentre Milena Gabanelli e Massimo Giletti lasciano il servizio pubblico in cui hanno militato per decenni, torna su Rai3 un volto che per anni è stato emblema assoluto del talk show televisivo a sfondo politico: Michele Santoro. Entro la fine di questo mese, infatti, stando a quanto si apprende dalle pagine de Il Giornale, il conduttore tornerà in onda su quella rete che gli aveva permesso di affermarsi definitivamente come anchorman con un programma che sarà un intreccio di reportage, docufilm e talk show, formula nella quale Santoro ha maramaldeggiato sulla concorrenza nei suoi anni d'oro.

Prima puntata sul "Giglio magico" di Renzi

Il programma dovrebbe andare in onda prima della fine di novembre su Rai, presumibilmente al giovedì sera e la prima puntata sarà dedicata a Matteo Renzi e ai segreti del suo entourage, il "Giglio magico". Non è un ritorno in Rai, visto che Michele Santoro era già tornato lo scorso anno con una serie di speciali su Rai2, che non avevano raccolto il successo sperato. Certamente si tratta di un programma che arriva in tv alla vigilia di un periodo di campagna elettorale, quella dei prossimi mesi per la corsa alle politiche, che si annuncia accesa e dagli esiti incerti.

Santoro, La7 a Rai2 prima del ritorno a Rai3

L'ultima campagna elettorale Santoro l'aveva scandagliata da La7, dove era atterrato con il suo Servizio Pubblico autoprodotto, in onda fino al 2015. Erano anni diversi, per quanto si tratti solo del 2013, che tuttavia, a giudicare da quanto accaduto in tv, sembra un tempo molto più lontano. Il programma dell'anchorman salernitano ospitò in quelle settimane l'epico evento televisivo dell'approdo in trasmissione di Silvio Berlusconi, che per la prima volta aveva accettato di essere ospite del giornalista uscito dalla Rai anni prima in virtù del famoso editto bulgaro (che coinvolse anche Biagi e Luttazzi), oltre che Marco Travaglio, nemico per antonomasia di Berlusconi e del berlusconismo in generale (lo scherzo de Le Iene di cui è stato vittima di recente lo dimostrano ancor di più).

Le critiche di Santoro a Fazio e alla Rai

Santoro, dal canto suo, ha criticato profondamente la Rai in un editoriale pubblicato sul suo sito nei giorni scorsi, in cui ha criticato prima la criticata scelta del servizio pubblico di mandare in onda Fazio dopo l'eliminazione dell'Italia dai Mondiali ("segno di uno stato confusionale del Servizio Pubblico che è ancora più preoccupante delle formazioni improvvisate di Ventura") e poi le scelte dell'azienda più in generale, che sembrano in realtà tradire l'intenzione di volersi tutelare sul risultato del suo programma:

La sensazione è che si stia procedendo verso una progressiva riduzione di Rai 2 e Rai 3 da reti generaliste a reti di target, lasciando a Rai 1 il compito di fare il pieno dei budget e degli ascolti

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