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Anzaldi: “La Rai ha interrotto il post ‘Italia – Svezia’ per Fabio Fazio e gli ascolti sono precipitati”

Michele Anzaldi, segretario della Commissione di Vigilanza Rai, parla di “fallimento dell’informazione Rai” e si dice convinto che la rete abbia “abdicato al suo ruolo di servizio pubblico”. Rai1, infatti, anziché offrire ai circa 15 milioni di spettatori che hanno seguito Italia – Svezia un accurato post partita, ha passato la linea a Fabio Fazio vedendo precipitare gli ascolti all’11%. Una scelta che Anzaldi reputa insensata, la Rai avrebbe dovuto valorizzare l’evento di cui deteneva l’esclusiva anziché “regalare la seconda serata a Canale 5”.
A cura di Daniela Seclì
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Michele Anzaldi, segretario della Commissione di Vigilanza Rai, ritiene che lunedì 13 novembre la Rai abbia "abdicato al ruolo di servizio pubblico". Dato che 15 milioni di spettatori stavano seguendo la partita Italia – Svezia – valida per la qualificazione ai Mondiali del 2018 – la Rai avrebbe dovuto offrire sempre sulla prima rete, un accurato post partita. Al contrario, è stato scelto di interrompere gli approfondimenti e dare la linea a Fabio Fazio e al suo programma ‘Che tempo che fa‘. Così, gli ascolti di Rai1 sono precipitati, a vantaggio del ‘Grande Fratello Vip‘ in onda su Canale5.

Anzaldi parla di fallimento dell'informazione Rai

Michele Anzaldi ha esordito spiegando dove ritiene che la Rai abbia commesso uno sbaglio: "L’esclusione della nazionale italiana dai Mondiali è diventata anche il fallimento dell’informazione Rai. In una serata decisiva, con un’attenzione enorme del Paese che ha visto seguire la partita quasi 15 milioni di telespettatori, la Rai ha abdicato al suo ruolo di servizio pubblico, mettendo in campo una strategia incomprensibile. L’improvvisa interruzione del post partita su Raiuno, per anticipare Fazio, ha regalato la seconda serata a Canale 5, mentre Rai Sport faceva ascolti record dimostrando il grande interesse per i commenti del dopopartita".

Esclusiva sulla partita acquistata a caro prezzo ma non valorizzata

Anzaldi ha sottolineato come l'esclusiva che la Rai deteneva sulla partita non sia stata affatto valorizzata: "Invece di valorizzare al massimo l’esclusiva della partita, acquistata a caro prezzo con i soldi degli italiani, alle 23 Raiuno ha chiuso la trasmissione sportiva anticipando Fazio di 45 minuti. Quale altra rete si sarebbe comportata così? I quindici milioni di italiani che hanno seguito le sorti della nazionale meritavano un approfondimento post partita e quale miglior traino della partita stessa, sul medesimo canale?"

‘Il Grande Fratello Vip' si impone su Fabio Fazio

Quando la linea è passata a ‘Che fuori tempo che fa', il ‘Grande Fratello Vip' si è imposto su Rai1. Il programma condotto da Fabio Fazio è stato seguito da 1.866.000 spettatori con l’11.24% di share. Il reality, invece, ha registrato 5.211.000 spettatori pari al 24.41% di share. Il Grande Fratello Vip Night ha totalizzato una media di 1.180.000 spettatori pari ad uno share del 20.64%.

"Sicuramente una buona parte del pubblico avrebbe continuato a seguire la rete ammiraglia Rai. Lo dimostrano le curve di ascolto: finché in onda ci sono stati i commenti post partita in collegamento da San Siro, Rai1 è rimasta prima rete, sopra i 6 milioni di telespettatori e il 25% di share. Nel momento in cui la linea passa a Fazio, gli ascolti precipitano all’11% e il Grande Fratello su Canale 5 supera Raiuno. Insomma: la Rai ha in esclusiva un evento che interessa milioni di telespettatori, ma invece di valorizzarlo a pieno e tentare di vincere anche la seconda serata sbaglia completamente la programmazione. Forse per tentare di rivitalizzare di qualche punto la deludente trasmissione ‘Che fuori tempo che fa’? Di certo c’è che nella fascia notturna 22.30 – 2:00 le reti Rai fanno il 35,3% mentre quelle Mediaset il 41,3%. E la dimostrazione che ci fosse un grande interesse per i commenti post partita viene dagli ascolti record di Rai Sport: la trasmissione ‘Direttazzurra’ ha fatto il 6,6% con 1,2 milioni di telespettatori. Un picco senza precedenti per la rete sportiva Rai". 

Quindi ha concluso: "Di fronte ad una strategia così miope, viene da chiedersi che senso abbia avere una redazione sportiva con 1 direttore, 5 vicedirettori e 120 giornalisti, se non vengono impiegati in serate come queste. E pensare che solo la Rai ha così tante poltrone: Sky Sport e Sport Mediaset hanno un solo vice direttore, BeIN Sports di Al Jazeera non ne ha nessuno. Tutti i quotidiani erano preparati a cambiare in corsa le impaginazioni, in caso di vittoria o sconfitta. L’unica a non aver previsto nulla è stata proprio la Rai, che aveva l’esclusiva della partita".

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