18 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Michael Jace di ‘The Shield’ condannato a 40 anni di carcere per l’omicidio della moglie

Arriva a sentenza il processo contro l’attore noto per la serie tv “The Shield”, che nel maggio 2014 sparò alla moglie April davanti ai loro due bambini. Jace è stato condannato per omicidio di secondo grado e in aula si è rivolto ai famigliari di lei: “Non ho giustificazioni per quello che ho fatto”.
A cura di Valeria Morini
18 CONDIVISIONI
Immagine

Michael Jace, attore noto soprattutto per la serie Tv "The Shield", è stato condannato a 40 anni di carcere per l'omicidio della moglie April Jace, assassinata nel maggio 2014 di fronte ai loro due figli. Un caso che ha sconvolto l'America e che è arrivato a sentenza a distanza di due anni. Jace, 53 anni, è stato condannato per omicidio di secondo grado la settimana scorsa; venerdì 10 giugno, l'annuncio della pena.

L'omicidio di April Jace a maggio 2014

Sin dal ritrovamento del corpo di April, uccisa a 40 anni da numerosi colpi d'arma da fuoco, la polizia accusò dell'assassinio Michael Jace. L'attore di diverse serie tv, ma celebre per il ruolo del poliziotto gay Julian Lowe in "The Shield" (ebbe anche piccoli ruoli in "Forrest Gump" e "Il pianeta delle scimmie"), venne trovato nella loro abitazione in stato confusionale e arrestato con l'accusa di aver sparato alla donna davanti agli occhi dei loro due bambini, entrambi sotto i dieci anni. Fu Jace stesso a chiamare la polizia costituendosi dopo il delitto ("Ho appena rovinato quattro vite, giustiziatemi pure subito"), ma nell'udienza preliminare si dichiarò non colpevole. Dopo la sparatoria, Jace sostenne di aver pensato al suicidio, ma di non aver avuto il coraggio di uccidersi.

Michael Jace: "Non ho giustificazioni"

Come riporta il Daily Mail, in tribunale Jace si è rivolto in lacrime ai familiari della moglie:

Non c'è assolutamente alcuna giustificazione per le mie azioni in quella notte. Sono profondamente dispiaciuto per il dolore che ho causato a tutti. Non c'era nulla premeditato.

La difesa ha cercato di sostenere che Jace agì impulsivamente, poiché la moglie gli aveva chiesto poco prima il divorzio. Il procuratore Tannaz Mokayef ha invece affermato: "Non so come si possa sparare a qualcuno tre volte e chiamarlo incidente". Ad ogni modo, la corte ha riconosciuto la non premeditazione, motivo per cui l'uomo non è stato condannato per omicidio di primo grado. Durante il discorso di Jace, la signora Kate Henry, madre di April, ha però lasciato l'aula, riferendo poco dopo ai giornalisti:

‘Il mio primo pensiero quasi tutte le mattine è: ‘Tua figlia è stata assassinata'. Allora mi chiedo come farò oggi senza di lei. Penso a come i miei nipoti potranno vivere la loro adolescenza. Saranno in grado di ricordare la loro madre e quanto li amava?

18 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views