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Maurizio Crozza interroga la Gelmini a Ballarò [VIDEO]

Il comico parla del richiamo dell’Europa all’ Italia, di Gianfranco Fini e dei crolli di Pompei.
A cura di Marianna D Onghia
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Dopo il debutto con la nuova stagione di Italialand, Crozza è tornato a Ballarò, nell'anteprima del programma di Rai3. La faccia affranta del comico ha fatto capolino ad inizio collegamento e non poteva che essere conseguenziale alle irritanti risate di Merkel e Sarkozy nel parlare della povera Italia. Dopo anni di inattività a detta di Crozza, ora l'Italia dovrebbe risanare le sue casse pubbliche in pochi giorni: come chiedere di combattere la mafia entro giovedì, ironizza in maniera pungente Crozza, che approfitta della presenza di Maria Stella Gelmini per interrogarla su premier norvegese e neutrini, scherza con "il nostro faro" Gianfranco Fini e cita l'orecchino del presente Nichi Vendola, per finire a parlare dei crolli di Pompei.

Il primo tema dello sketch riguarda la difficile chiamata alla quale l'Italia è convocata a rispondere in tempi brevi, al fine di evitare il peggio: nelle parole di Crozza c'è la convinzione che una mossa così decisiva, da partorire in poco tempo, sia difficile da reperire. La cosa sul quale il comico si sofferma, però, sono le risate che il nome "Berlusconi" sembra suscitare tra le personalità più in vista del panorama politico: Crozza si lancia allora nella pronuncia dei nomi di altri premier, il cui nome non gli stimola una risata quanto quella del nostro premier. La Gelmini, presente in studio, vorrebbe ridere, ma non si scompone: Crozza le chiede il nome del primo ministro norvegese, ma è evidente che lui in primis lo sappia, ma vuole sentirlo dire dal nostro ministro dell'istruzione.

http://www.youtube.com/watch?v=pL7Zn3n48VY

La rappresentante del governo risponde in maniera corretta, facendo dire a Maurizio Crozza "Allora lei le sa le cose!", con esplicito riferimento all'indimenticabile gaffe del tunnel di neutrini che aveva un pò screditato l'immagine del ministro. La telecamera, poco dopo, inquadra Fini: per il genovese, il politico di Futuro e Libertà sarebbe il nostro faro, la nostra guida. Si chiede chi potrà essere il nuovo Berlusconi e ipotizza la presenza di Letta in un futuro prossimo per l'Italia: il politico sarebbe ovunque, nascosto nei posti più impensabili. Lui non è attaccato alla poltrona, lui è la poltrona. Il divertente monologo si chiude con una riflessione sui crolli di Pompei: almeno ora non esistono più scavi a Est o a Ovest, perchè il governo ha abbattuto il muro che li divideva. Una cosa buona!

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