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“Massimo Giletti passa a La7”, dopo l’uscita dalla Rai il conduttore cambia casacca

Sembra ormai fatta per il passaggio di Giletti a La7. Il conduttore, se fosse confermata l’indiscrezione di Dagospia, andrebbe a sostituire Paragone al mercoledì sera. Pochi giorni fa la Rai ritirava la sua offerta per l’ex conduttore de L’Arena.
A cura di Andrea Parrella
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La più grande incognita del mercato televisivo estivo, il destino di Massimo Giletti, sembra essere arrivata ad una svolta. Il conduttore che fu dell'Arena, starebbe per firmare un accordo con La7, così per passare alla corte di Urbano Cairo. La notizia è arrivata nel pomeriggio dalle pagine di Dagospia e pare che l'accordo sia oramai cosa fatta, con la sola attesa della conferma di Cairo nei prossimi giorni. Massimo Giletti, che aveva già scherzato durante L'Arena estiva su un suo eventuale passaggio a La7, dovrebbe andare a riempire il vuoto lasciato da Gianluigi Paragone e il suo La Gabbia, al mercoledì sera. Poche settimane fa, infatti, il giornalista ex Rai2 non era stato confermato nei palinsesti per la prossima stagione.

Palinsesti, quelli di La7, dove invece campeggiano nuovi nomi come quello di Diego Bianchi, in arte Zoro e Corrado Guzzanti. Quello di Giletti sarebbe un arrivo importante perché potrebbe permettere a La7, concretamente, di fare un passo avanti concreto nella partita delle tv generaliste. Non è escluso che a Giletti venga riservato anche uno spazio alla domenica pomeriggio, che da dieci anni lovedeva occupato con quell'Arena cancellato dalla Rai.

La Rai: "Proposta per Giletti scaduta"

A proposito di Rai, pochi giorni fa i vertici di viale Mazzini hanno ufficialmente ritirato l'offerta fatta a Massimo Giletti per la prossima stagione, Il direttore generale Mario Orfeo, che in occasione della presentazione dei palinsesti aveva esposto l'offerta al conduttore con il compito di occuparsi del sabato sera e di alcune seconde serate, ha comunicato al consiglio d'amministrazione come quella stessa offerta, per la quale non è arrivata alcuna risposta da Giletti, non fosse più valida. D'altronde, è giusto sottolinearlo, quella del servizio pubblico allo storico (ormai ex) volto Rai, sembrava la classica proposta formulata perché il ricevente non abbia alcun motivo di prenderla concretamente in considerazione.

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