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Tu sì que vales 2019

Marco Baruffaldi, affetto dalla sindrome di Down e bullizzato: “Il mio insegnante mi minacciava”

Marco Baruffaldi è il 22enne emiliano che ha partecipato a Tu sì que vales nella puntata del 3 novembre 2018, commuovendo perfino Maria De Filippi. Autore di un brano che denuncia il bullismo, ha raccontato di essere stato lui stesso una vittima. Di seguito la sua vicenda privata, con gli abusi subìti quando era più giovane: “Il mio insegnante di sostegno mi prendeva a sberle, mi pestava i piedi e mi insultava”.
A cura di Stefania Rocco
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Marco Baruffaldi, 22enne da Castelfranco Emilia, è l’aspirante rapper che ha calcato il palco di Tu sì que vales nella puntata andata in onda il 3 novembre 2018. La sua storia privata ha appassionato il pubblico da casa, commuovendo perfino i giudici in studio. A non riuscire a trattenere le lacrime, incredibilmente, è stata Maria De Filippi, famosa per riuscire a mantenere un certo distacco emotivo anche di fronte alle storie più tristi. Marco è un giovane che lotta da anni contro il bullismo. Affetto dalla sindrome di Down, ha raccontato di essere stato picchiato e minacciato fin da quando era giovanissimo. A supportarlo è stato suo padre, che lo ha accompagnato in studio. Non c’era la madre, morta quando Marco era più piccolo. Era dedicata a lei la poesia letta dal giovane che ha commosso la De Filippi.

Gli episodi di bullismo subìti

Già noto in rete, Marco aveva raccontato in passato la sua storia personale. Dopo avere reso nota la sua vicenda in un libro, il 22enne ha lanciato il singolo rap “Siamo diversi tra noi”, lo stesso portato a Tu sì que vales. È un brano autobiografico, che prende spunto dagli abusi subiti in passato. Fu lui stesso a raccontarlo: “A scuola sono stato maltrattato brutalmente. Un ragazzino mi picchiava continuamente, mi minacciava. E ho subito di peggio da un insegnante di sostegno: mi prendeva a sberle, mi pestava i piedi, mi insultava. Mi seguiva con l’auto per minacciarmi, perché non voleva che lo dicessi ai miei genitori. E  io  non  ho mai detto niente”. In tv, il papà ha completato quel racconto: “Mio figlio è stato bullizzato. In un’occasione gli presero le scarpe ortopediche e ci fecero la pipì sopra. È stato bullizzato anche da un insegnante di sostegno. Non li ho denunciati, aveva 12 anni e stava facendo un percorso psicologico particolare. Giudici e avvocati se lo sarebbero rigirato. Quell’insegnante è stato allontanato dalla scuola”.

L’appello a J-Ax

Maria De Filippi, un istante dopo avere ripreso il controllo delle sue emozioni, ha fatto sapere a Marco che avrebbe sentito J-Ax per chiedergli di cantare insieme a lui un pezzo della sua canzone: “Lui è molto sensibile a questi temi. Se glielo chiedo, accetterà di cantare con te un pezzo di questa canzone”. Entusiasta Marco, che ha ringraziato i giudici, in attesa di tornare a esibirsi su quel palco.

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