Mahmood, l’appello del preside della scuola elementare: “Vieni a raccontarti, sarai un esempio”
Le telecamere di ‘Pomeriggio Cinque‘ si sono recate nel quartiere Gratosoglio, dove Mahmood è cresciuto (Qui il servizio di Fanpage.it). Barbara D'Urso ha intervistato le maestre del vincitore del Festival di Sanremo 2019, che lo hanno seguito durante gli anni della scuola elementare. Hanno avuto parole bellissime per lui. Il preside ha approfittato del programma di Canale5 per fare un appello all'artista.
Era un bravo bambino per merito della sua mamma
Dalla scuola elementare Feraboli sono intervenuti la maestra di matematica Gina, la maestra di italiano Marta, il preside e la maestra di religione. Le insegnanti hanno dichiarato che Mahmood era un bambino educato, rispettoso, tranquillo e in grado di cavarsela. Hanno rimarcato, inoltre, che il merito della sua educazione è soprattuto della mamma che lo ha cresciuto da sola. Il padre, infatti, è andato via quando il cantante (oggi ventiseienne) era ancora un bambino:
"Era molto bello, era un bellissimo bambino. Bello e molto bravo. Era un bambino educato, rispettoso che ha lavorato con noi per cinque anni benissimo. Il merito è della mamma. Se è vero che era cicciottello e gli rubavano la merenda? Qualche volta forse è capitato ma non era così cicciottello. I bambini alle volte si prendono un po' in giro così per ridere. Ma lui era veramente un bravo bambino per merito della sua mamma che lo ha sempre accompagnato in tutte le cose che ha fatto. La mamma è stata veramente una grande".
Mahmood esempio per i giovani
Le maestre, con una punta di comprensibile orgoglio, hanno fatto sapere che proprio alle scuole elementari Mahmood ha iniziato a recitare. Dunque, sono state loro a insegnargli come muovere i primi passi sul palco. "Crediamo che poi gli sia servito": hanno commentato entusiaste. Infine, ha preso la parola il preside per rivolgere un appello all'ex allievo: "Mahmood siamo molto contenti del tuo felicissimo risultato e ci piacerebbe che tu lo venissi a festeggiare insieme a noi all'Arcadia e soprattutto ce lo venissi a raccontare perché potrebbe essere di esempio per tantissimi altri ragazzi".