Made In Sud, ottimi ascolti senza rovinare nessuna famiglia come all’Isola dei Famosi
Lo avevamo detto che il nuovo corso di "Made in Sud" aveva le carte in regola per partire forte. Stefano De Martino funziona e sarà forse solo l'effetto novità, ma la prima puntata dei comici di Rai2 non solo fa meglio della prima puntata dell'edizione precedente, quella condotta da Gigi D'Alessio, ma riesce a rubare spettatori alla naufragata Isola dei Famosi. E lo fa senza rovinare nessuna famiglia. Ci mettiamo un pizzico di ironia nello sdegno perché, a questo punto, è lecito chiedersi quanto valga mettere in scena quel teatro disumano che ha avuto per protagonista il solito Fabrizio Corona.
Gli ascolti a confronto
E così, nonostante il videomessaggio di Fabrizio Corona a Riccardo Fogli, Canale 5 non va oltre i 2.846.00o spettatori netti pari al 16.9% di share. Considerati i costi e considerati i temi, ne esce alla grandissima Rai2 con la prima puntata di "Made In Sud" che ha interessato 1.955.000 spettatori pari al 9.3% di share. E in mezzo al boom di ascolti de "Il Nome della Rosa", questa è una buona partenza per il carrozzone di comici che adesso deve trovare conferme la prossima settimana, quando ci sarà il secondo episodio della serie tratta dal romanzo di Umberto Eco e la nona puntata dell'Isola dei Famosi.
Il pubblico ludibrio dell'Isola
Tutto considerato, la nuova edizione dello show di Rai2 ha dimostrato di poter tenere testa al reality show. La percezione che si ha di quel che resta dell'Isola dei Famosi, soprattutto dopo i numerosi commenti di sdegno sui social e le reazioni di personaggi eccellenti come Belen Rodriguez, fanno pensare a un programma ormai disposto a tutto pur di racimolare share e contatti netti. Anche rovinare una famiglia. Le lacrime di Riccardo Fogli ieri sono state molto più dolorose delle tante che abbiamo visto sprecare in questi anni. Un professionista del genere esposto a questo pubblico ludibrio non avremmo mai voluto vederlo. Ancora una volta, quando c'è da scendere al gradino più basso dell'umanità, c'è di mezzo Fabrizio Corona.