“Dio è morto”, l’esibizione di Ligabue e Claudio Baglioni al Festival di Sanremo 2019
La quarta serata del Festival di Sanremo 2019 è la serata dei duetti, quelli con cui i 24 artisti si esibiranno, ma è soprattutto la serata di Luciano Ligabue. Claudio Baglioni, Virginia Raffaele e Claudio Bisio ospiteranno sul palco il rocker di Correggio pronto a partire con un nuovo tour in programma per l'estate negli stadi italiani. Un tour tratto da "Start", dodicesimo album della sua carriera da cui è tratta anche "Luci d'America" il primo singolo con cui il cantante si è esibito sul palco dell'Ariston. Ma per questa presenza speciale, Ligabue non poteva accontentarsi di fare promo e così ha regalato altre due chicche.
L'esibizione di Urlando contro il cielo
Bisio lo presenta ricordandone i numeri e presentando la canzone cantata, chiedendogli un altro pezzo: "È il secondo Sanremo che faccio in trent'anni" dice prima di chiedere di entrare dalle scale e farsi presentare proprio dal conduttore. Ci vogliono tre sketch prima di cominciare a cantare uno dei suoi pezzi più amati, "Urlando contro il cielo". Subito dopo è stato Claudio Baglioni a entrare sul palco per un duetto speciale: "Questa sera noi vorremmo cantare una canzone quasi profetica di u artista con cui Luciano ha collaborato spesso, un pezzo dedicato, e l'hai persino diretto in un tuo film" ha detto Baglioni presentando "Dio è morto".
Il ritorno a Sanremo dopo l'apertura nel 2o14
A margine del suo "Mondovisione Tour", Ligabue apre eccezionalmente il Festival di Sanremo 2014 con la cover di "Crêuza de mä", per omaggiare Fabrizio De André e ritornerà poi nell'ultima serata per fare quattro brani dal suo repertorio: "Certe Notti", "Il giorno di dolore che uno ha", "Il Sale della terra" e "Per sempre". Per Luciano Ligabue, il ritorno a Sanremo rappresenta anche, in un certo senso, il ritorno alla professione dopo un anno di stop da ogni fatica discografica.
Ligabue al cinema e in letteratura
Grande impegno politico e sociale, Ligabue vanta anche successi cinematografici e letterari. Nel 1998 il suo esordio da regista, "Radiofreccia", diventa un film che segna una generazione. Fuori concorso al Festival di Venezia, vince 3 David di Donatello, 2 Nastri d'Argento, un Globo d'Oro e tre Ciak d'oro. Nel 2002 ritorna con "Da zero a dieci", un'altra storia generazionale su quattro amici che si ritrovano vent'anni dopo per un weekend a Rimini, in una estate in cui faranno il punto sulle proprie vite. Non bissa il successo di "Radiofreccia", ma vince la Grolla d'oro. Nel 2009 è uno dei cinque componenti della 66esima Mostra del Cinema di Venezia, presieduta da Ang Lee. Torna a girare un film nel 2017, esce l'anno successivo: "Made in Italy". Tra i successi letterari, "Fuori e dentro il Borgo" (1997), una raccolta di racconti premiati con il "Premio Elsa Morante". "La neve se ne frega" è il suo primo romanzo (2004), vende 200mila copie in breve tempo. Nel 2006 esce "Lettere d'amore nel frigo", una raccolta di 77 poesie. "Il rumore dei baci a vuoto" è una raccolta di 13 racconti che esce nel 2012. Il suo ultimo libro è "Scusate il disordine", uscito nel 2016.