Leonardo e la storia del bacio gay nella serie tv: anche nella realtà fu arrestato per sodomia
La serata televisiva del 23 marzo è stata principalmente occupata dalla prima puntata di Leonardo, la nuova serie internazionale che la Rai ha proposto sull'onda e sull'entusiasmo dei risultati raggiunti per "I Medici". Aidan Turner e Matilda De Angelis (qui l'intervista a Fanpage.it) grandi protagonisti, così come è stato protagonista Kit Clarke, l'attore che interpreta il modello Jacopo, che di punto in bianco ha baciato il protagonista. I due finiscono a letto e vengono arrestati per sodomia, sorpresi in flagranza di reato.
Il bacio gay, ecco cosa è successo
Su Twitter, il pubblico è andato chiaramente in visibilio. È davvero troppo recente il ricordo delle censure Rai per sequenze simili: dai tagli a I segreti di Brokeback Mountain fino a quelle ancor più recenti e barbare de Le regole del delitto perfetto. Una ferita ancora aperta che forse ieri sera, in prima tv sulla rete ammiraglia, ha cominciato a sanarsi. Erano le 22.38 quando la sequenza è andata in onda. Successivamente al bacio, assistiamo all'arrivo delle guardie nel luogo in cui è avvenuto il rapporto tra l'artista e il modello e l'arresto in flagrante di entrambi per sodomia. E da qui la domanda: ma Leonardo Da Vinci è stato davvero arrestato per sodomia?
L'arresto di Leonardo Da Vinci nel 1476
La risposta, ovviamente, è sì. Gli autori hanno avuto mano libera nel ricreare una sequenza che ha avuto luogo anche nella vita vera di Leonardo Da Vinci. Era ancora 24enne quando, a bottega da Andrea del Verrocchio, viene denunciato in forma anonima. In questa lettera, fatta pervenire direttamente al Palazzo della Signoria, si raccontava delle avventure di Jacopo Saltarelli, orafo 17enne, colpevole di "cose assai miserabili compiute per compiacere le persone che ne fanno richiesta". Tra i nomi delle persone che avrebbero commesso sodomia con il ragazzo c'erano: Leonardo Tornabuoni, membro della famiglia aristocratica omonima, un sarto di nome Baccino, Bartolomeo di Pasquino e l'artista Leonardo Da Vinci. Ci fu l'arresto e il processo, che finì con l'assoluzione di tutti perché i Tornabuoni, che erano in stretti rapporti con Lorenzo de Medici, esercitarono pressione affinché tutto venisse archiviato.
Le parole dello sceneggiatore
Frank Spotnitz, creatore della serie, ha spiegato i motivi di questa sequenza: “Abbiamo attinto da tantissime fonti, ci siamo convinti, proprio partendo dalle varie fonti, che fosse reale l’omosessualità di Leonardo. L’obbligo di verità nel ritrarre l’artista e l’uomo comprendeva anche questo aspetto della sua vita“. Una verità storica, romanzata certo, che è stata particolarmente gradita ieri sera.