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Il ‘papà’ de Le Iene Davide Parenti ricorda Nadia Toffa: “È stato come perdere una figlia”

Nadia Toffa dopo una lunga battaglia contro il cancro è morta nella giornata di martedì 13 agosto. Molti in questi giorni hanno voluto ricordare l’ex iviata de “Le Iene”, anche il ‘papà’ del programma tv di Italia 1, Davide Parenti, che finora non aveva proferito parola sull’accaduto, si è espresso mostrando tutto il suo dolore: “È stato come perdere un figlio”.
A cura di Ilaria Costabile
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La scomparsa di Nadia Toffa è stato un triste accadimento che, negli ultimi giorni, ha fortemente destabilizzato l'opinione pubblica. Dopo due anni di instancabile lotta contro il cancro, l'ex inviata e conduttrice de "Le Iene" non ce l'ha fatta, ed è morta nella giornata di martedì 13 agosto. Numerosissimi sono stati i messaggi di coloro che hanno voluto salutarla per l'ultima volta, che fossero amici, colleghi o semplicemente persone che avessero seguito il suo lungo percorso verso una guarigione che, purtroppo, non è arrivata. Il team del programma giornalistico di Italia 1, che ha diffuso la notizia della sua dipartita, si è espresso con frasi commosse e piene di dolore, tra loro chi non aveva ancora commentato l'accaduto è stato proprio il ‘papà' televisivo, creatore della trasmissione di Italia1, Davide Parenti, e lo ha fatto in una breve intervista al Messaggero.

Il commento di Davide Parenti

Recatosi alla camera ardente, allestita nel teatro di Santa Chiara, a Brescia, città natale di Nadia Toffa, Davide Parenti si è mostrato addolorato, colpito da una tragedia che si sperava potesse non arrivare, o quanto meno si verificasse il più tardi possibile, Parenti ha esordito dicendo: "È stato come perdere un figlio". Un commento d'istinto, seguito da un fiume di parole che raccontassero chi fosse Nadia Toffa e con cui ha voluto raccontare la sua forza:

Sono contento che così tanta gente le abbia voluto bene, se lo meritava. È una cosa che fa bene a tutti. Anche a chi, durante questo anno e mezzo di malattia, le è stato vicino. Soffrivamo il fatto che lei soffrisse. È stata bravissima a portare avanti tutto, nonostante gli attacchi e le operazioni, ma è difficile stare vicino a una persona che ha il destino segnato. E Nadia lo sapeva. È andata avanti lo stesso, ha condotto il programma sapendo che sarebbe finita così.

La forza incredibile dell'ex conduttrice de "Le Iene" viene descritta con parole cariche d'affetto, di commozione, di profonda comprensione e condivisione. Sono le parole di chi ha vissuto in prima persona una sofferenza, così grande, così difficile da gestire e che, invece, la stessa Nadia Toffa dimostrava quotidianamente di affrontare con un sorriso, una parola di conforto per coloro che le stavano accanto, che cercavano di supportarla pur sapendo quale sarebbe stato il destino al quale andava incontro:

Questa era la cosa drammatica. Era su di morale, era la più up di tutti, ma fra di noi sapevamo come sarebbe finita la vicenda. Però lei aveva una parola di entusiasmo per tutti, anche per i compagni di conduzione quando facevano le prove. Lei diceva che non voleva essere trattata da malata. Chi ha il cancro finisce per essere considerato dagli altri quasi una non persona, e allora meglio considerarsi un guerriero che un malato. Un guerriero è uno che non ha alcuna intenzione di spegnersi. Il fatto che lavorasse l'ha tenuta in vita più di quanto la malattia le potesse permettere. È una malattia spietata. Quando ti dicono che hai quella cosa, in quel posto, e di quel tipo, basta che guardi su internet per leggere che hai al massimo dieci mesi. Lei ne ha fatti venti. Ovviamente sono stati bravissimi i suoi dottori, capaci di allungarle la vita con le giuste cure. Ma aver continuato a lavorare, avere un appuntamento cui tornare, un impegno con il pubblico, era per lei una delle ragioni per continuare a vivere.

Le ultime puntate de "Le Iene"

Davide Parenti conclude il suo discorso parlando delle ultime puntate a cui Nadia Toffa è riuscita a partecipare, le ultime puntate in cui lei ha dato tutta sé stessa, ha continuato a combattere anche in diretta televisiva, senza arrendersi alla stanchezza e alla sofferenza, pur avendone tanta sulle spalle, pur portando con sé il carico di mesi e mesi di terapie intense e devastanti, sia fisicamente che moralmente. Ma Nadia Toffa voleva esserci, voleva ad ogni costo continuare a far sentire la sua presenza, così significativa:

È arrivata sfinita alla fine della stagione. Durante le ultime puntate faceva fatica anche a camminare. Eppure veniva, e faceva i balletti. Qualcuno sui social si è accorto della sua difficoltà. Ma lei comunque faceva tutto. Non è riuscita a venire solo all'ultima puntata, le altre le ha fatte tutte. Purtroppo le sue condizioni si sono aggravate proprio all'ultimo. Se fossimo riusciti a chiudere insieme avremmo forse potuto, in qualche modo, ricominciare con meno difficoltà. Ma così è stata una cosa che ci ha piegato le gambe.

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