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La7, Urbano Cairo: “Difenderò la libertà d’espressione, nessun esubero”

Urbano Cairo rassicura tutti: nessun esubero, nessun taglio sui giornalisti, confermati Crozza, Mentana, Santoro, Bignardi e tutti i programmi fiore all’occhiello della rete. Obiettivo: risanare i conti e “aprire” La7 al target delle donne tra i 25 e 40 anni.
A cura di Fabio Giuffrida
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Urbano Cairo incontra la stampa per la conferenza ufficiale su LA7

E' fatta: La7 è stata acquistata da Urbano Cairo che l'ha definita subito una "patata bollente". Frase che ha fatto subito il giro del web e che da molti è stata fortemente criticata. Eppure nel corso della conferenza stampa di presentazione dell'accordo con Ti Media all'Hotel Four Season di Milano Urbano Cairo, Presidente di Cairo Communication, ha annunciato come intenderà operare per risanare i conti in rosso della piccola rete di Telecom Italia. In poche parole, non sarà un'impresa facile mettere in sesto la rete: entro giugno infatti sarà varato un nuovo piano editoriale. La bella notizia è che nessuno verrà cacciato, anzi saranno salvaguardati i personaggi tv, i giornalisti e i programmi leader della rete: per fare un esempio Michele Santoro e Enrico Mentana (il suo tg ha vinto il Premio Tv 2013 come Miglior Telegiornale dell'Anno) rimarranno lì, per loro dunque questo passaggio di proprietà della rete in cui lavorano non dovrebbe toccarli per niente.

Massima libertà e indipendenza, non verranno stravolti i palinsesti ma andranno riequilibrati i conti attraverso un controllo dei costi, evitando magari di dover licenziare qualcuno. Fiore all'occhiello di La7 rimarrà l'informazione, quella che l'ha portata al grande successo: ma Cairo aprirà soprattutto ad un nuovo target, quello delle donne giovani tra i 25 e 40 anni, un target che va catturato nel pomeriggio anche se la concorrenza Rai e Mediaset è più che spietata con La Vita in Diretta e Pomeriggio 5. Stesso discorso aveva fatto l'editore di Vero Tv dovendosi ricredere subito dopo: via le dirette perchè contrastate dai programmi pomeridiani "macchine da guerra" delle due aziende tv leader, come ha confermato ai nostri microfoni il direttore creativo Riccardo Pasini.

Confermati Crozza nel Paese delle Meraviglie e il tg di Mentana, ma anche Servizio Pubblico, Otto e 1/2 e Le Invasioni Barbariche perchè "quando hai cose che vanno bene non ti metti a toccarle". Sui palinsesti "non c'è molto da fare, solo qualche intervento mirato in alcuni momenti della giornata" – ha precisato Cairo – che subito dopo ha ribadito come "la rete vada preservata con un target strepitoso". Il contribuito di TiMedia dovrebbe essere sufficiente ad arrivare ad un pareggio che l'editore vorrebbe raggiungere in 2 anni senza grandi stravolgimenti visto che "ad oggi non pensa ad esuberi ma a dare alle persone delle cose da fare". Per i colleghi giornalisti un'altra bella notizia: "Non abbiamo mai tagliato i giornalisti" continua l'editore precisando infine che La7 (accusata da Grillo di essere faziosa) sia l'unica rete che nel prime trimestre è cresciuta negli ascolti confermandosi quindi come la più competitiva sul mercato.

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