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Riccardo Pasini: “Vero Tv rinuncia alle dirette solo per un periodo circoscritto” (ESCLUSIVA)

Interviene in esclusiva sulle pagine di Fanpage.it il direttore creativo di Vero Tv, Riccardo Pasini, per spiegare ai telespettatori che la sospensione delle dirette è soltanto temporanea: di fatto costano troppo e rendono poco a causa della controprogrammazione Rai e Mediaset.
A cura di Fabio Giuffrida
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riccardo pasini

Parla il Direttore creativo di Vero Tv Riccardo Pasini che – in esclusiva sulle pagine di Fanpage.it – ci tiene a spiegare cosa sta accadendo alla piccola tv creata da Guido Veneziani. Nessuna chiusura, nessun fallimento, semplicemente un cambiamento di strategia editoriale per venire incontro ad esigenze economiche e per prepararsi ad una nuova stagione piena di grandi sorprese. Anzitutto noi di Fanpage.it abbiamo una certezza, una data: lunedì 4 Marzo cambierà il palinsesto di Vero Tv (qui tutti i dettagli sul caso) il quale ospiterà tutte le produzioni più premiate dal pubblico in questi mesi. Qual è il motivo? Ce lo spiega in esclusiva Riccardo Pasini:

Vogliamo raggiungere quanto prima l'obiettivo prefissato, gestendo meglio gli investimenti. Quindi troverete le telenovelas, meno soggette ad oscillazioni d'ascolto, e le rubriche come cucina, bellezza, salute, viaggi ed hobby che facilmente raggiungono lo 0,40% di share.

Addio alle dirette ma non per sempre:

Le dirette verranno a mancare per un periodo circoscritto. Ad oggi è la parte più costosa del palinsesto ma la meno redditizia a causa della forte controprogrammazione, da La Vita in Diretta a Pomeriggio 5.

E' previsto un rilancio della Rete a Settembre con un nuovo palinsesto più calibrato sulle risposte del pubblico:

Bisogna essere realisti: avere un consolidato già allo 0,20% sulle 24 ore e uno 0,50% sulle parti pregiate del palinsesto lo definirei un successo, soprattutto se rapportato alle forze messe in campo.

E infine Pasini si lascia andare ad una considerazione personale:

Il coraggio di Veneziani è sempre stato più unico che raro nel voler intraprendere questa avventura in un periodo così duro, dal punto di vista pubblicitario. Consideriamo poi che la tv ha soltanto sei mesi di vita ed è nata segregata al 137. Ma la sfida "strategica" continua..

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