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La Vita in Diretta, Stefania Orlando sta con Sangiovanni: “Ha fatto bene a denunciare”

L’opinionista del programma condotto da Alberto Matano interviene sulla vicenda del giorno, la denuncia di Sangiovanni che ha raccontato di essere stato offeso in strada perché vestito di fucsia: “Se soltanto una o due persone hanno capito l’importanza di non usare determinate parole, offendere e rispettare gli altri, siamo un passo avanti”.
A cura di Andrea Parrella
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La vicenda di Sangiovanni, il cantante che ha raccontato sui social di essere stato preso in giro in strada perché vestito di fucsia, ha contaminato anche il dibattito dei salotti della Tv generalista. Anche Alberto Matano ha deciso di approfondire la questione nel consueto tavolo della seconda parte de La Vita in Diretta, al quale prende parte da diverse settimane Stefania Orlando, che ha commentato in modo secco sulla questione, citando la fluidità di genere e dicendosi fermamente contraria ad ogni tipo di categorizzazione:

Non bisogna ruolizzare le persone. Anche le parole hanno un peso ed è giusto che venga denunciata una cosa del genere. Se soltanto una o due persone hanno capito l'importanza di non usare determinate parole, offendere e rispettare gli altri, siamo un passo avanti.

Il ruolo di Stefania Orlando a La Vita in Diretta

Parole che hanno avuto grande riverbero sui social, Twitter in particolare, garantendo al programma grande visibilità nel corso del pomeriggio e confermando il ruolo strategico di Stefania Orlando, che dopo la partecipazione al Grande Fratello Vip di qualche mese fa è riemersa definitivamente, brillando come opinionista su tematiche affatto leggere.

Le offese a Sangiovanni

Ma cosa è accaduto a Sangiovanni e perché la sua storia è finita al centro del dibattito televisivo? Il cantante da poco uscito dalla scuola di Amici, che nelle ultime settimane domina le classifiche, si era vestito di fucsia ed è stato preso in giro per strada "da un tipo", come lui ha raccontato. Il cantante di "Malibu" ha chiarito di aver pubblicato la storia non perché è stato male, ma perché vuole dimostrare quanto ci sia ancora da lavorare per "la chiusura mentale" che c'è in questo Paese.

Passeggiavo per strada ieri sera, incrocio un tipo che mi guarda e mi fa: ‘Ma non ti vergogni?'. Ero vestito di fucsia. Non lo dico perché ci sto male, anche perché a me queste cose non mi toccano per niente. Non darò mai la soddisfazione di vedermi stare male, non darò mai vinta a nessuno questa cosa, me ne frego abbastanza. Ma volevo dirvelo per farvi riflettere sul fatto che in Italia ci sia una forte chiusura mentale. Non siamo liberi di essere le persone che vogliamo essere, non siamo liberi di vestirci come ci pare, di amare chi vogliamo per la paura di essere giudicati. Però questa cosa si può combattere. Grazie a tutti per il supporto.

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