La semifinale di Amici non sarà in diretta. Beffa per il pubblico

La semifinale e la finale di Amici si configurano sempre più come un vero e proprio giallo. Durante la conferenza stampa tenutasi all’inizio del programma Maria De Filippi aveva dichiarato che tutte le puntate sarebbero state registrate ad eccezione delle ultime due, dove il pubblico avrebbe potuto giocare una parte attiva, partecipando con il televoto. Negli ultimi giorni, però, serpeggiava la voce di una semifinale registrata. In queste ore è arrivata la conferma.

Prima si è appreso dal sito di Davide Maggio, la vicenda di alcuni fans della trasmissione che si stavano accordando per essere presenti alla semifinale, che avrebbe dovuto aver luogo il 1º giugno. Sono stati costretti a rinunciare dopo essere stati messi al corrente del fatto che la puntata verrà registrata sabato 18 maggio, ossia due settimane prima della messa in onda. La conferma ulteriore è arrivata dal giornalista Luca Dondoni che sul sito de La Stampa ha affermato che la semifinale sarà registrata e spostata a causa della finale di Champions League tra Bayern Monaco e Borussia Dortmund che andrà in onda sabato 25 maggio su Canale 5.

E' ormai evidente che quest’anno il pubblico non avrà il minimo ruolo nel decretare il vincitore. Chi segue il programma si ritroverà i finalisti scelti da giuria e professori e dovrà accettare che il vincitore sia uno di loro – sempre che non si decida di registrare anche la finale. Se negli scorsi anni, Amici, ha goduto di un consenso piuttosto unanime, quest’anno il malcontento tra gli spettatori si è fatto sentire. Il programma è partito col botto, con ospiti illustri e momenti che sapevano davvero regalare emozioni. Poi le puntate sembrano essere diventate via via più noiose. La scomparsa del televoto, ha di certo influito sulla minore partecipazione da parte del pubblico. Con la mancata diretta della semifinale è proprio il caso di dire che quest’anno “se la sono cantata e se la sono suonata”. Il pubblico è rimasto ai margini, ha potuto solo assistere alle strategie dei coach, ai loro fastidiosi battibecchi, alle improvvise e a volte poco credibili riappacificazioni e ai commenti di una giuria che esprimeva sempre e solo un gusto personale anziché un parere tecnico e competente.