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La Chiesa Cattolica monopolizza la tv italiana, il 92% delle fiction è a sfondo religioso

Il rapporto presentato alla Camera da Critica Liberale parla chiaro, netta la prevalenza in tv della confessione cattolica rispetto alle altre religioni. Determinante l’arrivo di Papa Francesco, il cui tempo di parole nei tg doppia quello di Ratzinger. Ma degli scandali in Vaticano quasi non si parla.
A cura di Andrea Parrella
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Non sorprende che, in tv, quello della confessione cattolica rispetto alle altre religioni venga analizzato come un "monopolio assoluto". Non sorprende se si considera che siamo in Italia, certamente il paese europeo più influenzato dal Vaticano. Stando a quanto riportato da Repubblica, il V Rapporto sulle confessioni religiose e Tv e il VI Rapporto sui telegiornali, presentati oggi alla Camera da Critica Liberale, hanno rilevato che, nella stagione 2014-15, l'86,6% dei soggetti confessionali presenti nei principali talk show è cattolico. Una prevalenza immaginebile, appunto, se non fosse che, a dispetto di molto materiale possibile e le ombre emerse in ambiti ecclesiastici, solo l'1,7% del tempo incentrato sul cattolicesimo, ovvero 60 ore complessive, è stato dedicato agli scandali vaticani. La restante parte del tempo vede prevalere temi connesi al terrorismo islamico (20% del tempo) e Papa Francesco (11,5%).

Il nuovo pontefice è stato un motivo di spinta importante perché il cattolicesimo si imponesse come tema di discussione nei programmi televisivi, viste le sue enormi capacità comunicative. Un dato di confronto piuttosto chiaro è quello che paragona il tempodi parola di Bergoglio con quello del suo predecessore: nel 2014 il tempo di parola di Papa Francesco nei tg è stato di 35 ore e 32 minuti, nel 2012 il tempo di parola di Benedetto XVI era di 16 ore e 54 minuti.

Fiction religiose raddoppiate

Nell'ultimo biennio c'è stato un incremento consistente delle trasmissioni dedicate alla religione cattolica, così come ha confermato il direttore del trimestrale che ha condotto lo studio, Enzo Marzo: il numero è passato da 380 trasmissioni ad un totale di 421 e, dei 732 programmi trasmessi in tv, il 70% riguarda la confessione cattolica. La percentuale diventa bulgara se si considerano le fiction televisive, di cui il 92% del totale è incentrato su tematiche inerenti la religione cattolica. Nel paese in cui la fiction di maggior successo resta quella che racconta le vicende di un eroico prete che vive in un paesino dell'Umbria (Il debutto della nuova stagione di Don Matteo con Belén Rodriguez è arrivato a registrare quasi 10 milioni di telespettatori), il numero di serie televisive a sfondo religioso trasmesse dalle reti generaliste è quasi raddoppiato tra il 2014 e il 2015, passando da 311 a 603.

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