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Il Collegio 5

Intervista a Sara Piccione: chi è l’alunna de Il Collegio 4

Arriva Il Collegio 4 su Rai 2 e Fanpage ripropone per il secondo anno la rubrica “La stessa intervista a tutti i ragazzi de Il Collegio 4”. Per questo abbiamo fatto una serie di domande identiche a tutti i ragazzi teletrasportati nel 1982, tra cui Sara Piccione, che prima di entrare al Collegio ha vinto vari concorsi di bellezza, oltre ad essere una ragazza che ci tiene a sottolineare la sua semplicità e naturalezza.
A cura di Andrea Parrella
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È arrivato Il Collegio 4, tra i programmi più attesi di questa stagione televisiva dopo l'enorme successo di pubblico della terza stagione, quando il docu-reality prodotto da Magnolia-Banijay per Rai2 ha definitivamente conquistato i telespettatori, distinguendosi soprattutto per il coinvolgimento del pubblico più giovane. La quarta stagione de Il Collegio vede gli alunni teletrasportati in un istituto del 1982, ambientato nel Collegio Convitto di Celana di Caprino Bergamasco (provincia di Bergamo).

Per capire meglio cosa pensano e come pensano i ragazzi protagonisti de Il Collegio 4, Fanpage.it ha ripetuto l'esperimento della scorsa stagione di fare a tutti i giovani protagonisti le stesse domande, per capire chi siano fuori dalle mura dell'istituto, quali siano i loro desideri, le aspirazioni e le sensazioni relative a questa esperienza. A rispondere alle nostre domande è Sara Piccione.

Chi è Sara Piccione

Età: 16 anni

Provenienza: Dolo (VE)

Scuola: 1° Superiore Victorydi Padova Ist.Estetica

Sara si racconta come una ragazza profonda, sensibile e intrigante, ma anche molto fragile. Prima del Collegio ha conquistato ben quattro fasce in diversi concorsi di bellezza: Miss Gidiferroblog 2018, Miss Bottrighe 2018, Miss Grand Prix Talento Trentino Alto Adige 2018  e Miss I Love Bikini al concorso Miss Red Carpet 2019. Ha deciso di prendere parte alla trasmissione di Rai2 per superare alcune paure legate al suo passato, in particolare a una brutta esperienza all'asilo, e ritrovare un rapporto sereno con la scuola e con i professori. Nonostante il suo pedigree da reginetta di bellezza, ha una bassissima autostima e dice che del suo corpo non le piace niente.

Sara Piccione si racconta a Fanpage.it

Avviso ai naviganti: non ce ne sarebbe stato bisogno, ma è giusto precisare che per realizzare questa intervista nessuna risposta è stata maltrattata, filtrata o ritoccata, perché la scrittura racconta di una persona molto più di quanto riesca a fare una foto su Instagram.

Allora Sara, raccontaci la cosa che più ti ha sconvolta della scuola del passato e quella che ti piacerebbe ritrovare nella scuola di oggi.

Non ho trovato nulla di sconvolgente, mi sono trovata a mio agio. Nella scuola di oggi mi piacerebbe trovare il rispetto e l’educazione verso i professori che oggi si è perso.

Con chi hai legato di più al collegio? E chi invece, non ti andava proprio a genio

Al collegio ho legato un po’ con tutti perché eravamo una famiglia! Molte volte non mi andava molto a genio Martina Brondin, perché aveva dei comportamenti che non mi piacevano molto, comunque voglio un gran bene a tutti.

Prova scritta di sintesi: dicci chi sei utilizzando non più di 80 parole (puoi anche sforare, ma senza esagerare).

Sono una ragazza sensibile e molto determinata, perché quando voglio qualcosa, faccio di tutto per ottenerlo e non mi ferma nessuno. Sono molto selettiva nelle amicizie perché in passato ho prese delle fregature. Sono una persona che sta molto tempo su Instagram, perché mi piace fare vedere il lato migliore di me e in quello che faccio voglio lasciare un segno positivo.

Il programma ha dato grande popolarità ai protagonisti dello scorso anno e promette di fare lo stesso anche quest’anno. Pensi a un futuro nel mondo dello spettacolo o vuoi fare altro da grande?

Mi piacerebbe molto rimanere nel mondo dello spettacolo e della moda, perché è un sogno da quando ero piccola. Stranamente non so cosa mi succede ma quando sono davanti a una telecamera o su una passerella, per incanto i miei pensieri svaniscono e mi sento leggera. 

Qual è il commento più bello che hai letto su di te in queste settimane? Pensi che il pubblico abbia capito chi sei?

Si, penso che il pubblico abbia capito che sono una ragazza semplice e sono stata me stessa. Identificare il commento più bello è impossibile, ci sono diversi commenti che mi hanno colpita e mi hanno fatta svegliare con il sorriso.

Avevi mai visto il collegio prima di far parte del programma?

Si, avevo seguito qualche puntata precedente del collegio.

Guardi molta o poca televisione? Quali programmi ti piacciono?

Io non guardo molta televisione, perché sono sempre con il cellulare, ma quando mi capita guardo “Temptation Island” e alcune serie tv.

Che idea ti sei fatta dei professori? Chi era il tuo preferito?

Alcuni professori erano molto bravi, come il prof Carnevale, Carmelo, ma soprattutto il professore Maggi che mi ha aiutata ad acquisire fiducia e credere di più in me stessa. Altri erano da sopportare perché erano pesanti, come nelle ore della Petolicchio, oppure nelle ore di musica dove non volevo cantare e la prof mi obbligava.

 Molti dall’esterno si chiedono quanto siamo naturali i vostri comportamenti. Pensi che le telecamere ti abbiano condizionato.

Riguardo gli altri precisamente non saprei, forse qualcuno si, è stato condizionato dalle telecamere. Io sono sempre stata me stessa, anche se avevo molta paura di rischiare di essere mandata fuori.

Alla fine cosa ti resta di questi anni Ottanta?

Dell’anno 1982 mi è rimasto la serenità di non avere il cellulare, senza l’ansia di dover postare le foto su Instagram o rispondere ai messaggi. È stata una bellissima esperienza formativa, non facile trovarsi ad affrontare diverse difficoltà, l’unico sfogo erano i pianti, gli abbracci e soprattutto le amicizie perché ognuno di noi aveva un punto di riferimento e eravamo tutti noi ragazzi una grande famiglia! Quelle non sono mura, quello non è solo un collegio, è il Collegio.

Ultima, senza spoiler: il momento più difficile e il tuo ricordo più bello di questa esperienza in Collegio?

Il momento più difficile è stato quando non ho superato la prova di ingresso e quando alcuni dei miei amici sono andati a casa, di momenti belli ce ne sono stati molti, ad esempio quando ci incontravamo con maschi e femmine nelle camerate alla sera, era un momento solo nostro di confidenze e allegria. È successa una cosa per me molto importante e significativa, ma purtroppo in questo momento non posso spoilerare.

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