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Iconize da Barbara d’Urso dopo la finta aggressione omofoba: “Stavo male, volevo attenzioni”

“Questa storia mi ha logorato dentro, mi ha distrutto”, racconta Marco Ferrero, in arte Iconize, dopo la verità emersa sull’aggressione omofoba che lui ha inventato dopo essersi fatto male da solo. Iconize racconta di un amore non corrisposto che gli ha fatto completamente perdere il controllo, portandolo a gesti autolesionisti di cui si è vergognato, mascherando con la storia dell’aggressione l’accaduto: “Sto anche ricevendo minacce di morte dal mondo LGBT che tanto si professa pronto a perdonare e poi mi attacca in questo modo”.
A cura di Andrea Parrella
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La finta aggressione a Iconize è una delle notizie delle ultime settimane. Influencer ed ex compagno di Tommaso Zorzi, Iconize, al secolo Marco Ferrero, è stato al centro del racconto televisivo di Canale 5 nei giorni scorsi per aver simulato un'aggressione omofoba facendosi del male da solo. La vicenda era emersa in seguito alle dichiarazioni a Barbara d'Urso fatte da Soleil Sorge, dopo che la conduttrice aveva dato credito alla vicenda raccontata da Iconize. La conduttrice, compresa la dinamica dei fatti, ha attaccato pubblicamente Iconize, dicendogli di aver preso in giro tutti.

Iconize racconta la sua verità

L'influencer è stato quindi ospite di Live – Non è la d'Urso nella puntata del 18 ottobre, per chiedere scusa alla conduttrice e agli spettatori, spiegando come sia maturato quel suo gesto inconsueto: "Stavo passando dei giorni molto brutti – racconta – avevo un ex ragazzo molto violento nei miei confronti, che però amavo tanto. Lui non riusciva ad amarmi, accettare la sua sessualità e se stesso, non riusciva a dirlo nemmeno ai suoi amici e tanto meno riusciva ad accettare me. Da lui io ho subito sia violenze fisiche che psicologiche. Me ne sono sempre vergognato, però purtroppo ero talmente innamorato da non riuscire nemmeno a raccontare questa mia storia alle persone, perché era un vampiro energetico per me". Ferrero, che si era già scusato nei giorni scorsi, racconta anche perché avesse inizialmente negato la ricostruzione del programma televisivo, contestandolo:

Attribuire a un ragazzo che si è svegliato e si è dato un surgelato in faccia per due like non mi ha fatto stare bene. Dietro il gesto di una persona c'è sempre qualcosa.

L'amore non corrisposto, poi la crisi

Iconize parla dunque di una relazione tossica, di cui è riuscito a parlare solo con la psicologa che lo ha in cura in questo momento: "Mi ha spinto a fare tante cose brutte questa persona, tra cui questa che è successa. mi tradiva con donne, una volta sono stato via per lavoro da casa mia e ho saputo che mi ha tradito sul mio letto. Questa storia la conosce solo la mia psicologa, ancora adesso mi fa male parlarne. Io volevo stare con lui, uscire con e stare mano nella mano e non potevo. Prendevo anche dei tranquillizzanti perché non riuscivo a dormire la notte". 

Iconize minacciato dal mondo LGBT dopo la finta aggressione

Si arriva quindi al momento di massima crisi, quando Iconize si fa del male da solo, per poi nascondere quanto accaduto, stravolgendo il racconto: "Quella sera ho avuto una crisi di panico e ho sbattuto la testa contro una porta, mi tiravo dei pugni e mi sono causato dei lividi. Il giorno dopo ricordavo la metà di quello che avevo fatto e non avevo il coraggio di raccontarlo nemmeno ai miei amici, mi vergognavo di quello che era successo. A loro ho raccontato di un'aggressione, non avevo la forza di raccontare cosa una persona mi aveva portato a fare. Da lì ho pensato di poter dare un'altra verità". Ora Iconize sta provando a ritrovare la sua stabilità, dopo che anche i rapporti con l'amica Soleil Sorge sembrano naufragati:

Sto iniziando un percorso con delle persone che possono aiutarmi, anche perché la mia è una dipendenza da social. Questa storia mi ha logorato dentro, mi ha distrutto. Al tempo cercavo attenzioni, avevo pochi amici e le persone mi allontanavano perché stufe del mio stato d'animo. Sono arrivato a farmi del male in una sera di crisi totale e poi ho cambiato la verità.

"Ero sconvolto, volevo attenzioni su di me, volevo essere capito da qualcuno", racconta Marco Ferrero, che denuncia quanto gli sta accadendo in questi giorni: "Più di chiedere scusa e provare a iniziare un nuovo percorso, io non so cosa fare. Sto anche ricevendo minacce di morte dal mondo LGBT che tanto si professa pronto a perdonare e poi mi attacca in questo modo". 

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