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I tre attori di Maradona – Sogno Benedetto a Fanpage.it: “La storia di Diego ci attraversa tutti”

Nicolàs Goldschmidt, Nazareno Casero e Juan Palomino sono i tre attori che interpretano il campione argentino in tre fasi differenti della vita nella nuova serie Amazon Prime Video “Maradona: Sogno Benedetto”. A Fanpage.it si raccontano su tutto e si emozionano nel ricordare dove erano quando hanno appreso della morte del Pibe de Oro.
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"Maradona – Sogno Benedetto" è finalmente disponibile su Amazon Prime Video dal 29 ottobre. Fanpage.it ha intervistato i tre attori protagonisti, gli interpreti di Diego Armando Maradona nelle tre fasi più importanti della sua vita. Nicolàs Goldschmidt è il Diego degli esordi in Primera in Argentina: "C'è stato bisogno di tanto allenamento. Abbiamo lavorato tutti e tre insieme per registrare i gesti, dare la stessa forma al corpo, alla voce". Nazareno Casero è invece il Maradona che si prende tutto in Europa: le rocambolesche disavventure a Barcelona, l'amore di Napoli, il Mondiale '86 in Messico. Juan Palomino è il Maradona adulto, quello che lotta tra la vita e la morte in un letto d'ospedale a Punta del Este, in Uruguay: "Ho dovuto sperimentare il suo silenzio, la sua solitudine":

La trasformazione fisica degli attori

Una serie intensa piena di emozioni, la trasformazione fisica che hanno dovuto sperimentare è stata tutta orientata sulla massa muscolare per i due attori più giovani. Dice Nazareno, che parla anche un po' di italiano grazie a Edoardo De Angelis, regista delle puntate italiane della serie: "Ho aumentato il volume della mia gamba e al tempo stesso ho dovuto imparare a muovermi come un calciatore". All'opposto, Juan Palomino ha preso 20 kg trovando una connessione principalmente spirituale con Diego Armando Maradona:

Maradona rappresenta l’identità dell’Argentina e dell’America Latina. Lo spirito ribelle, solitario, trasgressivo, irriverente, quello che ha sempre messo Maradona contro il potere di turno, affrontandolo e tentando di modificare le cose. Così mi sono messo da questo punto di vista e ho avuto la possibilità di vedere a 360 gradi come vedeva le cose Maradona.

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Dove eravate quando è morto Maradona?

È un giorno che gli argentini, così come i napoletani non dimenticheranno facilmente, così lo abbiamo chiesto anche ai tre attori: dove eravate il giorno che è morto Maradona?

Nazareno: Ero a casa mia. Non potevo crederci, speravo fosse una notizia falsa. Ho sempre visto Maradona come una fenice, un personaggio che anche nei momenti di difficoltà sarebbe poi ritornato al meglio, come sempre. È stato come vedere che era davvero umano. È stato un momento triste. La morte purtroppo è inesorabile.

Nicolàs: Ero in vacanza, mi trovavo in un luogo dove non c’era segnale al cellulare. All’improvviso, il cellulare iniziò a darmi tantissimi messaggi, tantissime notifiche. E all’inizio non potevo crederci. Sono dovuti passare molti giorni per metabolizzare la notizia, per poter accettarlo e allo stesso tempo ho capito che erano giorni così importanti perché tutti stavamo vivendo la stessa tristezza.

Juan: Ero in strada a Buenos Aires e sentì una profonda tristezza perché una parte della mia vita stava terminando. Come dicono Nazareno e Nico, parliamo di uno come Maradona, che è una parte di ognuno di noi, per le sue posizioni sulla vita, con il bene e con il male, con le parti oscure e più grigie. E io sentivo che una parte della mia vita se ne stava andando per sempre e cominciai a piangere in mezzo alla strada.

La storia di un popolo

"Maradona: Sogno Benedetto" è anche la storia di un popolo, quello argentino, una storia di dignità, sofferenza e lavoro. Nazareno racconta: "Il sogno di Maradona è il sogno realizzato di tante persone a cui tanti ambiscono e non tutti possono realizzare. La gente proverà empatia ed emozione ed è anche una storia che ci attraversa tutti, perché Maradona ha cominciato con niente ed è arrivato ad avere tutto. Quello che vedremo nella serie è stato fatto senza modificare nulla, solo contestualizzando da dove è partito e dove è arrivato".

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