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Glee, ecco l’esibizione di Lea Michele in lacrime per Cory Monteith (VIDEO)

E’ andata in onda ieri sera (nella notte in Italia) la puntata dedicata alla tragica scomparsa di Cory Monteith e tutta l’America si commuove, ma la stampa si divide.
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E' andato finalmente in onda negli States, su Fox, il terzo episodio della stagione numero 5 di "Glee", ovvero "The Quaterback", attesa perché tutta dedicata alla tragica scomparsa di Cory Monteith, morto a seguito di un'overdose di eroina ed alcool. L'episodio mette in scena, così, l'addio al suo personaggio Finn Hudson, quaterback della squadra di football del licelo. Una puntata decisamente toccante e che ha commosso l'America intera, con canzoni struggenti come "Seasons of Love", dal celebre musical "Rent", cantata durante il suo funerale, "I'll stand by you" dei Pretenders, "Fire and Rain" di James Taylor, mentre Naya Rivera canta "If i Die Young" dei The Band Perry, scoppiando a piangere a metà canzone.

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Il momento più triste era, come previsto, quello in cui Lea Michele, sua fidanzata sia nella vita reale che nella finzione, ha intonato una straordinaria "Make You Feel My Love" di Bob Dylan, piangendo per tutto l'arco dell'esecuzione. Se il pubblico ha apprezzato quasi in plebiscito la scelta della produzione di mettere in scena questo tributo, con tanto di "The Show Must Go On" scritta sulla targhetta dedicata a lui, i giornali americani aprono con molto scetticismo questa mattina.

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Il Washington Post polemizza con la scelta della produzione di dedicargli una puntata in questo modo chiedendosi: "Cosa è successo al personaggio Finn Hudson? Si è suicidato? E' morto di infarto, di droga o cosa?". Sul piano narrativo tutto è stato lasciato ad una battuta ad inizio episodio: "Come sia morto non ha importanza". Un segno di rispetto nei confronti di Cory Monteith che, però, narrativamente funziona poco.

Molto più mite il Daily News che ritiene che "qualunque cosa, non sarebbe mai stato abbastanza" e che la produzione è riuscita a mettere in scena "tutto sommato, un tributo valido ed onesto". Anche l'Hollywood Reporter non perdona a Glee l'espediente narrativo sulla morte di Finn Hudson, con la scelta di non rivelare nulla sulla morte del personaggio.

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