Giorgino non va in onda al Tg1 dopo una lite con Minzolini
I più attenti avranno certamente notato qualcosa di strano durante il telegiornale di RaiUno delle 20:00 di giovedi 18 agosto, ovvero la presenza in studio del caporedattore degli esteri Nicoletta Manzione al posto di Francesco Giorgino che aveva lanciato le anticipazioni del tg nel consueto collegamento durante il preserale condotto da Pino Insegno Reazione a Catena.
Ufficialmente la sostituzione del caporedattore della redazione politica è stata giustificata da un malore improvviso, con tanto di accertamenti medici al policlinico Gemelli, ma dalle pagine di Italia Oggi trapela un'altra versione dei fatti e l'esistenza di una lite tra il giornalista e il direttore Augusto Minzolini.
Le cause del litigio
Giorgino avrebbe inserito una dichiarazione di Carlo Giovanardi in un servizio firmato dalla collega Simona Sala, un'aggiunta che Minzolini non ha gradito visti il suo recente scontro con il sottosegretario seguito all'intervista a Vasco Rossi durante la quale il cantante di Zocca ha ammesso di far uso di droghe.
La decisione del direttore del Tg1 di tagliare la dichiarazione di Giovanardi ha "indispettito" Giorgino che a soli 15 minuti dalla diretta del telegiornale delle 20:00 voleva andare in onda " a braccio", senza alcun testo scritto, una pratica vietata al Tg1. Pronto arriva il veto di Minzolini che dà il via ad uno scontro civile ma serrato tra i due durante il quale il direttore contesta la violazione a Giorgino e questi gli risponde accusandolo di non nutrire fiducia in lui.
A cinque minuti dalla fine la lite volge al termine con il forfait del giornalista che accusa un improvviso malore; il suo comportamento potrebbe avere non poche conseguenze infatti Minzolini potrebbe accusare il giornalista di mancata prestazione, mettendo così a rischio la sua permanenza al telegiornale e non solo.
Un periodo duro per il direttore del Tg 1 che, oltre ad essere indagato per peculato, viene criticato da più parti di tacere alcune notizie e fornire un'informazione parziale, come nel caso Papa o della manifestazione Se non ora quando, a cui è seguita una lettera di protesta delle giornaliste della sua redazione indirizzata all'attenzione del direttore generale Rai.