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Le giornaliste del TG1 contro Minzolini per il silenzio sulla manifestazione di Siena

Dalla Ferrario alla Anzaldo, un gruppo di giornaliste del Tg1 hanno scritto a Lorenza Lei per segnalare la scelta del loro direttore Minzolini di non mandare in onda servizi sulla manifestazione di Siena Se non ora quando, preferendo servizi di gran lunga meno importanti.
A cura di Marianna D Onghia
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Manifestazione "Se non ora quando ?" per la dignita' e i diritti della donne

Il direttore Minzolini non va proprio giù alle donne della sua redazione, è inutile! Dopo le parole di Elisa Anzaldo sull'informazione incompleta del Tg1, alcune colleghe della giornalista hanno in questo inizio settimana lamentato una scelta del loro direttore, che ha preferito mandare in onda una corsa di donne con tacchi a spillo, piuttosto che un servizio o un lancio di notizia sulla manifestazione femminile Se non ora quando? dei comitati CGIL, con gran parte delle rappresentanze di sindacati e stampa d'Italia.

Alessandra Mancuso, le passionarie Tiziana Ferrario, Maria Luisa Busi e la stessa Anzaldo, da sempre in disaccordo con il loro direttore, Simona Sala, Cinzia Fiorato, Donatella Scarnati, Maria Grazia Mazzola, Karina Laterza, Lucia Duraccio, Felicita Pistilli, Giovanna Rossiello ed Emanuela Talani hanno così deciso di scrivere una lettera all'attenzione del direttore generale Rai, Lorenza Lei, sperando di incontrare la comprensione e l'appoggio di una donna come loro. Dalla mancanza del TG1 non solo continua a trasparire una parziale informazione al paese, ma viene ad essere sottovalutata l'immagine della donna, assoluta protagonista della manifestazione Se non ora quando?. La due giorni in quel di Siena ha visto, tra il 9 e 10 luglio, migliaia di lavoratrici, mamme e casalinghe affollare i luoghi d'incontro dell'evento, per ascoltare e dire la loro su lavoro, salute, economia e parlare della finanziaria che tocca da vicino il mondo rosa.

Logico, motivato e rispettabilissimo il movente di questa missiva alla Lei, intrisa di un forte risentimento di giornaliste, soprattutto donne, che hanno visto la loro immagine veicolata come motivo di riso e divertimento e non attraverso il lato serio e impegnato dell' individuo femminile. Il direttore Minzolini non potrà venirci a dire, come nell'intervista a Un giorno da pecora, che la sua redazione fa un accurata selezione di quali argomenti toccare e quali no, prediligendo i più importanti, poichè la manifestazione nel suo profilo sindacale e con i suoi alti contenuti e consensi si attesta a pieno titolo nell'ipotetica categoria delle news minzoliane.

La decisione di tacere sull'evento potrebbe derivare da un risentimento verso il forte carattere femminista e anti-berlusconiano della manifestazione dello scorso 13 febbraio per esternare l'indignazione verso il bunga bunga. Se quella volta le donne manifestavano per difendere la loro dignità, il 9 e 10 luglio hanno mantenuto fede a questo alto ideale, cercando confronto, informazione e dialogo sui cambiamenti della società, attraverso i loro occhi e le loro esperienze. Abbiam fatto tanto per rivendicare il nostro diritto di parola e partecipazione e dobbiam difenderlo a denti stretti: intanto Lei e Garimberti si accorgono, finalmente, degli ascolti in calo del TG1 e della vertiginosa perdita di credibilità del contenitore d'informazione del direttore Minzolini. Colpo di grazia in vista?

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