video suggerito
video suggerito
Live - Non è la D'Urso 2020-2021

Giacomo Urtis litiga con Alba Parietti e Pietro Lorenzetti che lo accusa: “Imbroglione”

Scontro tra celebrità della chirurgia estetica nel salotto di Live – Non è la d’Urso. Lorenzetti ha accusato Urtis di non essere un vero chirurgo, lui ha risposto per le rime: “Mai detto di esserlo. Non opero, ci pensano i miei assistenti. Da Lorenzetti non andrei mai, vedendolo con due peli in testa”. Urtis ha anche risposto alle accuse per cui rischia di andare a processo.
A cura di Valeria Morini
38 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Un Giacomo Urtis quasi irriconoscibile con nuovo look ai capelli è stato tra gli ospiti di Live – Non è la D'Urso nella puntata di domenica 5 ottobre. Il medico estetico dei vip, già al centro di molte discussioni per le sue trasformazioni fisiche, si è reso protagonista di una lite con Alba Parietti e con Pietro Lorenzetti, il noto chirurgo plastico spesso ospite dei programmi di Barbara D'Urso.

Lo scontro con Pietro Lorenzetti

Al centro della discussione, il curriculum di Urtis. Benché sia conosciuto come "chirurgo plastico delle star", in realtà è specialista in dermatologia e venerologia e non pratica operazioni chirurgiche. Per questo motivo, Urtis è stato duramente attaccato da Lorenzetti: "Tu vendi un titolo che non esiste. A quale società di chirurgia plastica appartieni? Io opero e tu no". "Non mi farei mai toccare da te”, ha convenuto Alba Parietti. Urtis ha risposto per le rime:

L'immagine del medico serio è quella dell'uomo in giacca coi capelli bianchi. Non è detto che il medico non si possa fare i capelli in una certa maniera, io ho anche altre velleità artistiche. Quello che contano sono i dati, io faccio più di 10mila pazienti l'anno, ho cliniche in tutta Italia. Ho un'équipe di gente che lavora. Guardate i miei capelli, vuol dire che i miei trattamenti funzionano. Da Lorenzetti non andrei mai, sinceramente, vedendolo con due peli in testa. Ho i plastici che lavorano con me. E ho il titolo di chirurgo estetico. Ho una clinica con cento persone che lavorano. Tu non sei professore perché può essere chiamato così solo chi è professore ordinario e associato. Ti possono mettere in galera. Quanti edifici hai? Ne hai due, ho controllato. Io ne ho sette. Ho più diritto io a essere chiamato professore. Anche io se pago vado in tv come fai tu? Io vado in tv perché piaccio. Fai le pance orrende. I clienti non ti denunciano perché lavori gratis. Chi ha mai detto di essere specialista in chirurgia plastica?

Giacomo Urtis rischia il processo

"Il "chirurgo estetico" non esiste, tu sei un imbroglione. Ho tutti i titoli per essere chiamato professore", ha incalzato Lorenzetti."So che sei scappato perché non ha pagato le sale chirurgiche", è stata la replica di Urtis, che ha spiegato di non aver mai mentito sulle sue competenze: "Io sono specialista in dermatologia e venerologia, non ho mai detto di essere un chirurgo plastico. Lo hanno scritto i giornali. Le persone gelose come il dottor Lorenzetti dicono queste cose. Io ho fatto un master in chirurgia estetica. Lavoro 2-3 ore al giorno, fanno tutto i miei assistenti". Urtis è però al centro di una questione giudiziaria e rischia di andare a processo: a essere sotto indagine non sono i suoi titoli bensì il PRP, una tecnica di trapianto e ricrescita dei capelli che prevede la “centrifugazione” del sangue del paziente per re-iniettarlo nel cuoio capelluto, che le cliniche di Urtis avrebbe praticato senza avere le necessarie autorizzazioni. Lui ha però smentito che tale tecnica venga utilizzata nelle sue strutture: "È uscito un video in cui parlavo del PRP, ma era una cosa pubblicitaria. Non lo faccio io sui miei pazienti, al contrario sono io che mi sono sottoposto a questo trapianto".

38 CONDIVISIONI
196 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views