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Gerry Scotti si scusa per le tante repliche: “Era l’unico modo per salvare il sistema Tv”

Il conduttore si prepara a tornare da settembre con tre programmi: Caduta Libera, Tu Sì Que Vales e Chi Vuol Essere Milionario. Il conduttore racconta in un’intervista i mesi difficili del lockdown e racconta la sensazione di registrare senza pubblico: “Vivo in simbiosi con il pubblico, la prima volta ad Amici in uno studio vuoto sono rimasto molto colpito”.
A cura di Andrea Parrella
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Gerry Scotti tornerà ad intrattenere il pubblico di Canale 5  da settembre a pieno ritmo, con tre programmi diversi: Caduta LiberaTu Si Que Vales e Chi Vuol Essere Milionario, che ritorna in prima serata al giovedì, da un nuovo studio allestito a Cologno Monzese, registrato il giorno prima della messa in onda per rendere le puntate il più attuali possibile. Il conduttore ha rilasciato un'intervista a Tv Sorrisi e Canzoni in cui ha fatto il bilancio di questi ultimi mesi difficili, partendo da un tema molto dibattuto in questi mesi, quello delle repliche a oltranza trasmesse nel corso del lockdown:

“Prima cominciamo e prima smetteranno le repliche, ma era l’unico modo per salvare il nostro sistema televisivo. Sappiatelo, gentili lettori, vi chiedo scusa ma non potevamo fare diversamente”.

Diverse puntate di Caduta Libera già registrate, con il quiz che tornerà in onda ogni pomeriggio a partire dal prossimo lunedì 7 settembre. Scotti spiega: “Abbiamo preparato un discreto magazzino di puntate e a fine settembre riprendiamo a registrare. Non posso anticipare molto, dico solo che ci sarà una grande sorpresa già nelle prime puntate, un colpo di scena! Voi che siete abituati alle emozioni forti, non dovrete aspettare molto per viverle”.

Restrizioni e limitazioni varie sono state il leit motiv degli ultimi mesi di televisione, che pure è stata sconvolta dal Covid e si è dovuta adattare all'assenza di pubblico, che sarà presente in forma ridotta nei programmi anche a settembre. E Scotti torna a parlare della difficoltà di quelle prime settimane durante le quali si è addomesticato all'assenza del pubblico in studio:

Io vivo in simbiosi con la gente. Il primo impatto l’ho vissuto con “Striscia”, ma li mi ha dato la forza pensare che il pubblico non c’era nemmeno 26 anni fa. Forse mi ha colpito di più la prima volta che sono entrato nello studio di Amici e l’ho trovato vuoto. A Caduta Libera invece adesso abbiamo 50 persone al posto delle solite 150: sono poche ma fanno molto casino[…] non solo il pubblico è ridotto al minimo, ma anche i concorrenti vanno tenuti ognuno in una stanza, e quando cascano nella botola sono salvati da personale con le mascherine. Adesso per fare una puntata ci vuole 1 ora e mezzo di preparazione. Spero di tornare preso alla normalità.

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