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Garrison Rochelle: “È stato giusto lasciare Amici, l’ho deciso insieme a Maria De Filippi”

Ospite della puntata del 26 novembre di Vieni da me è stato Garrison Rochelle. Un mito della danza, arrivato in Italia negli Anni Ottanta, trascinato qui da Heather Parisi e poi diventato famosissimo in seguito alla collaborazione con Maria De Filippi per il suo talent show, Amici, di cui è stato uno dei coach più amati. Non potevano mancare dei riferimenti alla sua vita privata, ha parlato principalmente della sua infanzia e del suo rapporto con i genitori.
A cura di Ilaria Costabile
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Il coreografo americano Garrison Rochelle, che in Italia ha acquisito notorietà in seguito alla partecipazione ad Amici, come uno dei coach del programma è stato ospite da Caterina Balivo, nella sua trasmissione pomeridiana "Vieni da me". La conduttrice ha scoperto alcuni aspetti della sua vita privata che prima d'ora non era stati divulgati dall'artista.

Gli esordi in Italia

Sebbene nell'immaginario comune Garrison è l'estroso maestro di danza contemporanea e jazz, che ha firmato le coreografie interpretate dai concorrenti del talent show di Maria De Filippi, ma il suo arrivo in Italia, risale a diversi anni prima dell'approdo a Mediaset, come racconta lui stesso in una scoppiettante intervista condotta attraverso l'espediente delle fotografie mostrate da Caterina Balivo, che mediano il racconto dell'artista americano. La prima esperienza in Italia, quindi, avviene negli Anni Ottanta, quando viene chiamato da Heather Parisi per curare i balletti di una delle trasmissioni più note di quel periodo, ovvero Fantastico. Ricorda divertito quel periodo e spende delle belle parole per la Parisi, che proprio ultimamente è stata ospite di Barbara D'Urso:

Nel 1983 è venuta a vedermi a Broadway e mi ha chiesto di fare Fantastico 4. Non conoscevo il programma, anzi quando l’ho visto mi è venuto da ridere. Mi sembrava antico per me, poi mi sono lanciato e mi è piaciuto. Perché ora i ballerini fanno cose incredibili. Heather Parisi ha talento e carisma, certe volte è difficile, ma mi faceva ridere. Anche se era una grande protagonista, aveva un sogno: lei voleva diventare mamma.

Il ricordo di Amici

Da qui, la carriera televisiva di Garrison Rochelle è stata completamente in ascesa, ma se agli inizi le sue collaborazioni erano perlopiù dietro le quinte, è con Amici che ha l'opportunità di mostrare platealmente il suo talento e, infatti, immediatamente diventa tra i tutor più amati della trasmissione. Inevitabile la domanda sul perché, dopo tanti anni, ben 17 abbia deciso di lasciare il talent show e se quindi a volte non gli sia balenato il pensiero di tornare indietro, e riprendere in mano l'insegnamento in tv, sebbene non abbia mai abbandonato il mondo della danza, barcamenandosi tra America e Italia:

Se mi mancano i ragazzi di Amici? Sì certo se mi chiamassero tornerei subito. Ma è stato giusto lasciare la trasmissione, lo abbiamo deciso insieme con Maria. Forse avrei dovuto farlo due anni prima, ma non ero ancora pronto. Questa volta sì e non ho pianto quando ho visto la prima puntata della nuova edizione. Con Maria De Filippi e Maurizio Costanzo ci conosciamo da più di venticinque anni: lei è la mia regina.

Il desiderio di paternità e la sua infanzia

Non c'è solo lavoro, anzi, forse per i continui impegni professionali Garrison non ha realizzato uno dei suoi desideri più grandi, quello di diventare padre. Una vita passata ad alimentare la sua grande passione per il ballo, che lo ha portato in giro per il mondo, ma che gli ha reso difficile costruirsi una famiglia e infatti ha dichiarato: "Mi verrebbe voglia di diventare padre ma a 63 anni sarebbe un’assurdità, almeno per me, provare a crescere un bambino piccolo. Per questo ho deciso di aiutare gli orfani”. Dal suo desiderio di paternità, si passa poi al rapporto che aveva con la sua famiglia, soprattutto con suo padre, di cui il coreografo ha un bellissimo ricordo, sebbene non esita a dire che tutto l'amore che ha ricevuto nella sua famiglia gli sia venuto dalla madre, che ha compensato l'assenza del padre, presente quando si trattava di fare regali nelle occasioni importanti, ma non nella quotidianità: "Non mi ha mai abbracciato, mai detto ti voglio bene". 

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