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Flavio Montrucchio su Primo Appuntamento e Bake Off: “Vi svelo alcune regole che nessuno conosce”

Flavio Montrucchio, conduttore di punta di Real Time, inaugura il 2021 con due progetti di successo della rete: Bake Off Italia – Dolci sotto un tetto, 4 puntate dal 1° gennaio alle 21:25, e Primo Appuntamento, 15 puntate da martedì 5 gennaio alle 21:25. Fanpage.it lo ha raggiunto per farsi raccontare come saranno realizzati con le misure anti Covid e qual è il suo sguardo sull’intrattenimento in tv in piena Pandemia.
A cura di Stefania Rocco
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Flavio Montrucchio, conduttore di punta di Real Time, torna all'inizio del nuovo anno con due progetti di successo della rete: Bake Off Italia – Dolci sotto un tetto, 4 puntate dal 1° gennaio alle 21:25, e Primo Appuntamento, 15 puntate da martedì 5 gennaio alle 21:25. Fanpage.it lo ha raggiunto per farsi raccontare come saranno realizzati con le misure anti Covid e qual è il suo sguardo sull'intrattenimento in tv in piena Pandemia. Reduce dal recente successo di Junior Bake Off con la moglie Alessia Mancini, il conduttore è pronto per queste due nuove sfide televisive ed è convinto che fare tv garbata oggi sia un vero lusso.

Con Bake Off Italia – Dolci sotto un tetto e Primo appuntamento, torni protagonista della prima serata di Real Time. Scorretto fare “preferenze tra figli” ma quale dei due format ti ha divertito di più?

Sono due generi totalmente differenti anche se hanno molto in comune. Se parliamo di divertimento e del classico intrattenimento il mondo di ‘Bake Off Italia – Dolci sotto un tetto’ lo rappresenta sicuramente al meglio; quest’anno i concorrenti sono tutti congiunti per via di tutto ciò che stiamo purtroppo vivendo. Vedere le coppie in gara cucinare e battibeccare tra loro mi ha ricordato molto quel clima familiare o di gioco ‘botta e risposta' che si crea quando si svolge un’attività in coppia tra persone che hanno un feeling che spesso finisce con l’ironico litigio in quanto poi ognuno ha la sua visuale. Allo stesso tempo la magia e la narrazione reale e autentica che con ‘Primo Appuntamento’ riusciamo a ricreare è qualcosa di unico e devo ammettere che rimane il mio grande amore. E’ uno show ormai cult che unisce e non divide… e poi la mia giacca rossa!?

Le nuove puntate dei tuoi due show sono state registrate in piena pandemia di Coronavirus. Quali sono le misure di sicurezza che avete adottato e cosa vedremo in tv di diverso, soprattutto nel caso di Primo Appuntamento?

Prima, durante e dopo le registrazioni di ‘Primo Appuntamento’ la produzione ha applicato rigide regole di tutela del singolo individuo ma anche di tutta la squadra; ogni concorrente, tecnico, artista e qualsiasi altra figura è stato sottoposto al classico tampone quotidiano, sette giorni su sette per tutta la durata delle registrazioni. Nel totale in termini di messa in onda, qualche piccola differenza rispetto alle precedenti edizioni ci sarà ma in realtà abbiamo cercato la perfezione per cercare di regalare un momento di socializzazione libera e anche inedita, visti i distanziamenti sociali in atto, a chi ci ha partecipato. Nel nostro piccolo abbiamo regalato una serata al ristorante in piena tranquillità; prima forse era banale e scontato ma oggi è un piccolo lusso raro… A ‘Bake Off Italia – Dolci sotto un tetto’ oltre alle solite regole citate, ci sono state anche alcune regole necessarie come il divieto di assaggiare dolci e prodotti realizzati sul set.

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Con Real Time fai una tv di intrattenimento garbata che prescinde dall’attualità, una bolla che consente allo spettatore di estraniarsi dall’informazione costante sul Covid. Ma dietro le quinte come si mantiene alto lo spirito?

Fare intrattenimento ed una televisione garbata oggi è un vero lusso non solo per chi la guarda ma anche per chi la realizza, ti permette di non portare i problemi della vita reale sul luogo di lavoro ma questo non vuole dire essere distanti o freddi da ciò che ci sta accadendo. Ognuno ha il suo ruolo e la sua missione. Il mio compito non può che essere soltanto uno, ovvero quello d'intrattenere e coinvolgere lo spettatore come ho sempre fatto in televisione, al cinema o al teatro. Quando si apre il sipario i miei problemi non possono esistere e se siamo stati bravi anche quelli del pubblico che riesce a distrarsi… Ecco oggi, possibili problemi personali a parte, siamo tutti uniti da un unico comune disagio ovvero il Covid19 e nonostante quello che quotidianamente sentiamo il clima del dietro le quinte è lo stesso di ciò che portiamo davanti alla telecamera. È una fortuna ma anche un grosso sacrificio creare un distacco dalla realtà, lo stesso che ci permette di poter confezionare un buon prodotto televisivo.

Personalmente, come hai vissuto questo periodo, le festività e la lontananza dagli affetti cari?

Sinceramente con grande malinconia e dispiacere. Da piccolo non vedi l’ora di allontanarti dalla tua famiglia, quando cresci è il contrario. Oggi più che mai.

Hai detto “Se fossimo negli anni ’80, mi piacerebbe essere chiamato da Berlusconi per entrare a Mediaset”. E se la chiamata arrivasse oggi?

Ha fatto colpo quell’affermazione? (Ride, ndr) Negli anni ’80 lasciare la Rai era come lasciare la ‘casa sicura’ per incamminarsi verso terre inesplorate, non da tutti. Ma se avevi una visione potevi realizzarla. Quell’affermazione l’ho detta in quanto amo le sfide, anche quelle difficili. Personalmente a me non piace stare a casa di altri, preferisco costruire la mia casetta, magari piccolina e umile ma come la voglio io. Il problema è che molto spesso i permessi per costruire la ‘famosa casetta’ oggi sono sempre più difficili e ci sono troppe ristrutturazioni. Discovery, come dice già il suo nome, ha molta voglia di scoprire, rischiare e lanciarsi alla scoperta di nuove terre inesplorate, sono grato di esserne parte.

Con Junior Bake Off hai sperimentato la prima conduzione in coppia con tua moglie Alessia Mancini. È destinato a ripetersi?

È comunque molto prematuro parlare della prossima stagione. Oggi si lavora molto sull'istante per tutti i motivi che conosciamo e programmare con così tanti mesi di distanza è pericoloso. È stata una bella esperienza, di cui mi dicono sia andata anche bene. L’unico scopo di questa edizione era quello di portare un senso reale di valori e famiglia e con umiltà speriamo di aver soddisfatto questi interessi. Il bis? Mai dire mai… perché no!

Un 2021 all'insegna di vaccini e soluzioni. Qual è il tuo sguardo su questo nuovo anno?

Posso essere sintetico ed efficace? Uno sguardo di speranza.

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