Fiorello insultato, parla la figlia dell’uomo investito: “Campagna d’odio eccessiva”
Ha rilasciato un'intervista al settimanale Grazia Laura Bartolozzi, la figlia del sign. Mario, l'anziano signore investito da Rosario Fiorello in scooter. Lo scontro improvviso mentre stava attraversando la strada sulle strisce e quasi aveva raggiunto il marciapiede, poi il ricovero per entrambi e tanta paura. La figlia si era già espressa sulle gentilezza del noto conduttore, apprezzandone la preoccupazione nei confronti di suo padre, con il quale aveva voluto scusarsi personalmente a telefono versando anche qualche lacrima.
La Bartolozzi ha attualmente così commentato quanto accaduto, basandosi sulle primissime reazioni che l'hanno travolta:
Sicuramente dentro di me c’è tanta rabbia per quello che è accaduto. Mio padre è stato investito mentre aveva finito di attraversare le strisce pedonali. Con un piede era già sul marciapiede. E questo, purtroppo, accade ogni giorno a Roma. In quelle stesse ore abbiamo saputo che altri tre pensionati sono stati investiti e di loro non se ne è occupato nessuno. Oggi papà fa ancora fatica a parlare ed è immobilizzato a letto. Se la sta vedendo davvero male… So bene che di noi ci si interessa perché è coinvolta una persona nota.
Ha poi aggiunto che la campagna d'odio intrapresa contro Fiorello sui social network, associata a quell'insano modo di colpevolizzarlo oltre il dovuto, è senza dubbio "accessiva e vigliacca":
Detto questo, trovo francamente eccessiva e anche un po’ vigliacca la campagna d’odio che si è scatenata in questi giorni su internet e su Twitter contro Fiorello. Forse perché si tratta di una persona nota e da uno come lui ci si aspetta sempre che veicoli un’immagine positiva di sé. Ma ci si dimentica che è soprattutto una persona.
A chi infine ha commentato l'incidente del sign. Mario dicendo "Che fortuna essere investiti da Rosario Fiorello!", Laura Bartolozzi non mostra esitazioni nel replicare sdegnata: "Certi messaggi si commentano da soli. A chi si è espresso in questo modo faccio solo un vivo augurio di non avere mai la “fortuna” che ha avuto mio padre".