Fiammetta Cicogna difende Tamarreide: non imita Jersey Shore
L’inizio dell’avventura di Tamarreide, la docusoap di Italia 1 condotta da Fiammetta Cicogna, è stato accompagnato da tante polemiche sia per i contenuti poco educativi per i giovani e sia per l’inutilità di un programma di questo tipo in televisione.
Dopo la messa in onda della prima puntata, vista da più di 2 milioni di telespettatori, il Codacons ha chiesto la chiusura di Tamarreide perché lo considera diseducativo e lontano dall’obiettivo dichiarato, cioè quello di far conoscere la vita tamarra attraverso la storia di otto ragazzi che per 25 giorni hanno girato l’Italia a bordo di uno Sleeper Bus. La conduttrice Fiammetta Cicogna ha dichiarato su "Visto" che: "Tamarreide è un’epopea di tamarri di cui io sarò l’Omero, e ne racconterò le gesta. Per un mese otto truzzi hanno girato l’Italia sottoponendosi a varie prove e combinandone di cotte e di crude".
Ma a chi accusa Tamarreide di essere simile ad altri reality, la Cicogna ha risposto: "Rispetto alle orde barbariche dei reality sono dei ragazzi sinceri, per nulla interessati a rimanere attaccati al mondo della tv a tutti i costi". In realtà avendo conosciuto gli otto tamarri protagonisti di questa docusoap, risulta poco credibile questa dichiarazione della conduttrice, infatti c’è Angelica Alba che ha già provato ad entrare nel mondo della tv con Uomini e Donne e poi Cristiana, Manuel, Marika e Claudio sono sembrati molto desiderosi di mettersi in mostra ambendo al successo così come è successo ai vari protagonisti del Grande Fratello che si sono succeduti negli anni.
C’è anche chi vede in Tamarreide una copia di Jersey Shore, il programma americano con protagonisti dei coatti di origine italiana seguiti nelle loro vacanze. Lo show è trasmesso in Italia su Mtv e quest’anno le riprese della quarta serie sono avvenute proprio nel nostro paese e più precisamente a Firenze. La Cicogna in riferimento a Jersey Shore ha detto: "Semmai abbiamo preso spunto, ma non l’abbiamo copiato. In realtà abbiamo cercato di rispondere alla domanda: perché il modello italiano tamarro, quello appunto di Jersey Shore, piace così tanto? E se il programma andrà bene, avremo la risposta".
Infine la conduttrice, stanca delle polemiche, ha difeso Tamarreide, forse esagerando un po’: “È come un documentario girato benissimo e, a suo modo, è anche una trasmissione educativa, che insegna qualcosa a tutti, protagonisti e spettatori".
I tamarri hanno invaso la tv e per sei settimane vivremo questa avventura di Tamarreide sperando che, prima o poi, arrivino i “contenuti educativi” tanto sbandierati dalla Cicogna. Nell’attesa, lasciateci essere perplessi!