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Fabrizio Frizzi, il legame con Telethon e la ricerca: “Continuerà a ispirare il nostro lavoro”

Uomo di autentica generosità oltre che grande conduttore, Frizzi è stato molto vicino al mondo della ricerca e dell’associazionismo, nonché volto della Maratona Telethon per diversi anni. Un mondo che oggi lo ricorda con cordoglio e affetto.
A cura di Valeria Morini
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Non è un mistero che Fabrizio Frizzi, scomparso prematuramente a 60 anni per un'emorragia cerebrale, oltre a essere uno dei migliori e più carismatici conduttori della tv, fosse anche una persona di grande sensibilità e umanità, molto vicino alle associazioni umanitarie, alla ricerca e in particolare a Telethon, per cui è stato conduttore della maratone televisive per diverse edizioni. Proprio quel mondo, oggi, lo ha ricordato al pari dei suoi colleghi del mondo dello spettacolo.

Il cordoglio di Fondazione Telethon

Nell'oceano di messaggi di cordoglio provenienti da star e programmi televisivi, c'è infatti anche quello di Fondazione Telethon, che ha ricordato su Twitter e sul sito il grande attivismo del presentatore (che peraltro salvò una bambina malata di leucemia donandole il midollo osseo):

Con Fabrizio ci lascia un grande amico a cui ci sentiamo legati anche per il sorriso e la disponibilità con cui ha contribuito a sensibilizzare il pubblico sulle malattie genetiche rare. Fabrizio Frizzi è il volto della maratona Telethon. In questa giornata così triste, tutti noi che lavoriamo per la Fondazione ci ritroviamo a ripercorrere e condividere i moltissimi ricordi che ci legano a lui. È una cosa che si fa nelle famiglie e Fabrizio per noi è uno di famiglia. È immensamente difficile dire addio a una persona con cui abbiamo vissuto momenti di grande gioia e di lavoro intenso, una persona buona a cui dobbiamo tantissimo. Fabrizio è sempre stato al nostro fianco con autentica generosità. Oggi piangiamo la sua scomparsa, ma vogliamo ricordarlo per tutte le cose belle e per gli insegnamenti che ci ha lasciato. Come il suo sorriso gentile, l’entusiasmo con cui metteva il proprio talento al servizio degli altri, il rispetto profondo per ogni singola persona che abbia avuto il privilegio di lavorare con lui, la grazia con cui affrontava anche le situazioni più difficili, il suo esserci sempre. In questi mesi moltissime famiglie e bambini che lo avevano incontrato in maratona ci hanno contattato per avere sue notizie e mandargli un saluto. Fabrizio stabiliva un contatto vero con tutte le persone che partecipavano alla trasmissione, si affezionava a loro, negli anni successivi ci chiedeva come stavano, come crescevano i bambini. Fabrizio Frizzi continuerà a ispirare il nostro lavoro. Ogni giorno sarà al nostro fianco. Il nostro pensiero corre alla famiglia e alla sua adorata Stella. Ancora una volta, caro Fabrizio, grazie di tutto.

Condusse la maratona Telethon per anni, l'ultima apparizione nel 2017

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Dell'associazione, creata in Italia nel 1990 da Susanna Agnelli sulla scia della versione americana fondata da Jerry Lewis, Frizzi fu il volto italiano per eccellenza. Fu uno dei volti della Maratona Telethon dal 1994 al 1996, nel 1999 e il conduttore principale dal 2005 al 2016. L'ultima edizione, in onda a dicembre 2017, è stata condotta da Antonella Clerici, ma Frizzi vi è apparso in veste di ospite speciale, a meno di due mesi del malore di ottobre, accolto con un video che ha raccolto il meglio del suo lavoro con la Maratona. In quell'occasione, entusiasmò il pubblico omaggiando proprio Jerry Lewis, cimentandosi nella strepitosa gag della macchina da scrivere.

Frizzi vicino anche a Save the Children e Uildm

L'impegno umanitario di Fabrizio Frizzi, inoltre, si è rivolto anche a diverse altre associazioni. “Ci stringiamo intorno alla famiglia di Fabrizio Frizzi", scrive una nota di Save The Children, sostenuta dal conduttore sin dal 2008, "una persona che ricorderemo per sempre per la grande sensibilità, genuinità e professionalità dimostrate nel suo impegno in difesa dell’infanzia”.

Ancora, l'Uildm (l’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare) ricorda l'aiuto ricevuto dal presentatore: "Tra i tanti momenti che abbiamo condiviso, ci piace ricordarlo quando ha prestato la voce al cortometraggio “La mosca” realizzato nell’ambito della campagna di comunicazione Muscoli di cartone. Fabrizio raccontava la storia difficile di un ragazzo che nulla faceva per allontanare una mosca dal proprio naso e che solo alla fine del video si capiva essere immobilizzato a causa di una grave forma di distrofia muscolare. È per noi un ricordo di grande valore perché il video rappresenta l’importanza di avere qualcuno al proprio fianco e le battaglie che la nostra associazione porta avanti sin dalla sua nascita".

Infine, parla anche il Garante per l'Infanzia, Antonio Marziale: "È stato al mio fianco nella battaglia per una televisione a portata dei bambini, delle famiglie, condividendo e agevolando il percorso che ha portato al varo della Legge ‘Tv e minori' ".

Quando Frizzi parlò dell'importanza della ricerca

I problemi di salute degli ultimi tempi avevano portato Frizzi ancora più vicino al mondo della ricerca medica. Dopo il malore dello scorso ottobre, il conduttore aveva preferito non divulgare i dettagli su quanto accaduto e sulle sue condizioni, ma recentemente aveva spiegato l'importanza di questo settore nella sua lotta per cercare di guarire: "Combatto come un leone ogni giorno per vincere questa battaglia. E quando avrò finito, e speriamo finisca bene, potrò raccontare. Anzi, vorrò raccontare che la ricerca medica mi sta dando una chance in più".

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