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Fabio e Mingo in tribunale, contesteranno la legittimità del licenziamento da Striscia

Il 7 ottobre e il 23 novembre Fabio e Mingo saranno ascoltati dal Tribunale del Lavoro di Bari. I due ex inviati di Striscia la Notizia intendono appurare con il loro legale, la legittimità del licenziamento da parte di Rti. Inoltre, verranno chiariti anche eventuali mancati pagamenti dei compensi da febbraio a maggio.
A cura di D.S.
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Prosegue la vicenda che vede protagonisti Fabio e Mingo e il tg satirico Striscia la Notizia. I due inviati sono stati licenziati dopo alcuni presunti servizi finti. Fabio Di Nunzio e Domenico De Pasquale, però, hanno precisato di essere stati contrattualizzati come attori televisivi. Inoltre, sostengono che i servizi fossero realizzati su indicazione degli autori del programma. Mentre la Procura di Bari continua a fare luce su questa vicenda, il 7 ottobre e il 23 novembre Fabio e Mingo saranno ascoltati dal Tribunale del Lavoro di Bari. Gli ex inviati di Striscia la Notizia, infatti, intendono appurare la legittimità del licenziamento annunciato dal Gabibbo in diretta ad aprile:

"Cari telespettatori, abbiamo ricevuto una segnalazione che può mettere in discussione il rapporto di fiducia con la redazione pugliese di Fabio e Mingo. Da subito, sono sospesi da inviati. Quando tutto sarà chiaro, vi faremo sapere. Oh, qui siamo a Striscia, mica a MasterChef".

Fabio e Mingo si preparano a contestare la legittimità del licenziamento da parte di Rti. Al tg satirico erano legati da un contratto di lavoro autonomo durato 19 anni. Come riporta Il Corriere, si presenteranno davanti ai giudici Giuseppe Minervini e Assunta Napoliello. L'avvocato Gianni Di Cagno, chiederà al Tribunale di pronunciarsi sulla legittimità formale della risoluzione del rapporto lavorativo con il tg satirico. Rti avrebbe indicato come motivazione del licenziamento il fatto che ci fossero delle indagini in corso. Dunque, dovrà essere valutata la validità delle modalità tramite le quali si è attuato il recesso. Il legale Gianni Di Cagno evidenzierà il fatto che non siano state chiarite le motivazioni del licenziamento, né ci sarebbe stata una contestazione preventiva. Si chiariranno anche eventuali mancati pagamenti dei compensi da febbraio a maggio.

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