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Ester Pantano, la Suleima di Màkari: “È una donna forte e indipendente, come mia nonna e mia madre”

Ester Pantano è l’attrice che interpreta il personaggio di Suleima in Màkari, la fiction di Rai1 campione d’ascolti tratta dai romanzi di Gaetano Savatteri. A Fanpage.it, l’attrice racconta le fonti d’ispirazione per il ruolo di questa donna libera e indipendente: “Mia nonna e mia madre sono state un grande esempio”. E sulla seconda stagione: “Credo proprio che si farà”.
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Il grande successo di Màkari promette il bis. Dopo una prima puntata che ha realizzato grandi ascolti tv – quasi 7 milioni di spettatori per il 28% di share – la seconda puntata in onda il 16 marzo, dal titolo "La regola dello svantaggio", promette di bissare il successo e di approfondire quella che è la relazione "atipica" tra il personaggio di Saverio Lamanna – interpretato da Claudio Gioè – e quello di Suleima, interpretata da Ester Pantano. L'attrice catanese racconta a Fanpage.it come ha costruito questa donna lucida, forte e indipendente:"Un grande esempio mi è stato dato da mia nonna e da mia madre. È una donna che non è creata a immagine, somiglianza e servizio di un uomo". Sulla relazione con Saverio: "Lei avrà la possibilità di andare via per la sua carriera perché non vuole rinunciare al suo sogno". E sulla seconda stagione: "Date le premesse, mi sembra possibile". 

Ester, partirei dai complimenti per il grande risultato di ascolti della prima puntata. 

Sono super soddisfatta dei risultati perché lavorare in pieno periodo pandemico e portare a casa questo successo d’ascolti, è degno di nota. Per la velocità con il quale si è riusciti a chiudere i lavori, poi. Considera solo che siamo riusciti a chiudere tutto per dicembre 2020 e ora siamo già in onda. È stato fatto un grande lavoro in questo senso.

Che donna è la tua Suleima? Quali sono stati i riferimenti per modellare questo personaggio?

Le persone dalle quali ho cercato di attingere sono sicuramente mia madre e mia nonna.

Che bello. Perché?

Perché per me sono sempre state un grande esempio di lucidità, di forza e di indipendenza. Non è un caso che Suleima e io abbiamo tantissime analogie.

Quali?

Entrambe non vogliamo rinunciare ai nostri sogni, non voglio dire per amore, perché anche sognare vuol dire amare. Io, in quanto Ester ad esempio, ho scelto che questo mestiere è il mio “per sempre”, è il mio “amore”. Ho sposato questa causa, i sacrifici di questo lavoro, la bellezza e la tristezza di consacrare la mia vita a un nomadismo, che porterà anche ad essere più complesso mettere su radici o creare una famiglia come l’ho avuta io.

Suleima, come Ester, è una donna del 2021, quindi. Emancipata e fuori da ogni idea preconfezionata. 

È una donna lucida. È una donna, punto. Non è creata a immagine, somiglianza e a servizio di un uomo, ecco.

Ecco, quell'uomo in questo caso è Saverio – interpretato da Claudio Gioè. È una relazione differente da quelle viste finora. 

Possiamo rompere qualsiasi pronostico di classica relazione “lui più grande” contro “lei più piccola”, “lui affermato” contro “lei da affermarsi”. Invece, lei è in ascesa, è in un friccico, lei ha il serbatoio pieno; lui invece torna a Màcari perché è un uomo irrisolto, confuso che deve capire cosa fare di questa vita.

E cosa succede tra i due?

Che si ritroverà lei a essere l’adulta della coppia e a chiedere, in quella che sembra una storia ‘estiva’, cosa ne sarà del proprio comune futuro. Lei avrà la possibilità di andare via per la sua carriera e ci sarà una richiesta – come tutti gli uomini, purtroppo devo dire – da parte di lui di restare, chiedendole di rinunciare a partire. Lui ha un presente e un futuro da scrittore, che può quindi fare ovunque, così lei lo metterà di fronte al fatto di dover fare un sacrificio affinché la storia possa continuare.

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La Sicilia occidentale è una grande co-protagonista di questa serie. Qual è stato il tuo posto del cuore?

Noi abbiamo vissuto quattro mesi a Scopello durante le riprese e non so spiegarti la bellezza di addormentarsi con la nenia delle onde, svegliarsi con una luce e un profumo da sogno. Ma è ogni zona che vedi in questa serie a essere un potenziale posto del cuore. Non c’è un posto che non sia meraviglioso. Era un versante a me sconosciuto, c’ero stata in vacanza con i miei da piccola, ma è tutt’altra cosa a viverci per lavoro.

Avete girato anche a Segesta, vero?

Sì, anche a Segesta, altra location incredibile e con un freddo assurdo. Eravamo in pieno dicembre, a un’altitudine discreta e quindi ti lascio immaginare l’escursione termica.

Màkari è considerata un po' l'erede spirituale del Commissario Montalbano, fiction alla quale tra l'altro hai preso anche parte. I punti di contatto sono – insieme alla Sicilia – l'editore del romanzo (Sellerio), il produttore della serie (Palomar). Ma, oltre questo, quali sono le differenze? 

La realtà di Montalbano, che è poi stato il mio esordio televisivo, è un mondo tutto inventato da Andrea Camilleri. In questo caso, Gaetano Savatteri ha fatto anche un lavoro di reportage inserendo nel romanzo le problematiche del quotidiano di una Sicilia odierna e autentica. Sembra un paradosso metterla così, ma è una Sicilia ‘non romanzata’. È una Sicilia come potrebbe raccontarla un siciliano vero, sia per l’enorme bellezza di vivere in una terra del genere, sia per le difficoltà che porta un atteggiamento lassista e menefreghista che è spesso diffuso.

Questa serie può proseguire e avere vita lunga, non dico come Montalbano, ma almeno ambire a una seconda stagione? 

Credo proprio di sì e cito Carlo Degli Esposti (il produttore, ndr) in conferenza stampa che ha dichiarato che solo i risultati possono portare a continuare la serie. Date le premesse, una seconda stagione mi sembra possibile. Mai esultare prima di un gol, però.

Ti abbiamo visto in Imma Tataranni nei panni di Jessica Matarazzo. Tornerai anche per la seconda stagione? 

Siamo già al lavoro, certo. In questi giorni siamo sul set romano, stiamo girando tutto quello che riguarda la procura, poi partiamo per quell’altra oasi meravigliosa che è Matera.

Dopo Macari, Matera: sei l’attrice delle capitali della bellezza. 

Sì, devo dire che mi sento molto fortunata. Continuo a ringraziare questo lavoro perché mi permette di muovermi mentre fuori c’è un blocco totale. È una manna dal cielo.

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