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Esenzione Canone Rai: ecco chi può richiederla e come non pagare l’abbonamento

Come ogni anno il 31 gennaio scade il termine per il pagamento del Canone Rai, la tassa che ci permette di usufruire del servizio della tv di Stato. Ma ci sono delle circostanze in cui è possibile non pagare l’abbonamento, seguendo delle precise procedure burocratiche, che evitino l’incombenza di multe o sanzioni.
A cura di Ilaria Costabile
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Come ogni anno, il 31 gennaio 2020 scade il pagamento del Canone Rai, inteso come la tassa di possesso di un televisore, che ci consente di usufruire del servizio della tv di Stato e che, nonostante svariate controversie, i cittadini sono obbligati a pagare. Ma esistono delle condizioni in cui è possibile evitare di pagare l'abbonamento al Servizio Pubblico, ovviamente in maniera legale, permettendo al singolo abbonato di non incorre in sanzioni o multe, seguendo pedissequamente determinate procedure legali. Vediamole insieme.

Cos'è il Canone Rai e quanto costa

Dal 2016 il pagamento del Canone viene addebitato alla bolletta della luce e  si distribuisce in dieci rate che, in seguito alla legge di bilancio di quest'anno saranno da 9 euro, per un totale di 90 euro annui, che troviamo in bolletta seguendo la cadenza bimestrale del pagamento della corrente elettrica. Tutti coloro che possiedono un apparecchio in grado di ricevere, decodificare e riprodurre il segnale digitale terrestre o satellitare, dovranno pagare il canone, fatta questa premessa è importante ricordare che esistono delle circostanze in cui si può richiedere la disdetta del canone Rai, attraverso un apposito modulo.

Esenzione del Canone Rai: chi può richiederla

Possono avviare le procedure per la disdetta del canone, coloro che dimostreranno di non essere in possesso di un televisore, compilando e inviando a cadenza annuale un modulo stilato dall'Agenzia delle Entrate nel quale si certifica che non si è in possesso di alcun apparecchio televisivo. Inoltre, per chi non ne fosse a conoscenza, è necessario precisare che il pagamento della tassa è previsto solo per il primo immobile intestato, mentre le seconde abitazioni sono esenti dal canone. Sono contemplati, però, altri requisti stando ai quali è possibile essere esonerati dal pagamento, che spaziano dall'età al reddito, all'appartenenza a certe categorie. Ne sono esenti, infatti:

  • Le persone di età pari o superiore a 75 anni che abbiano un reddito annuale inferiore a 8.000 euro, come previsto dalla legge 248/2007;
  • Gli intestatari di seconda casa in quanto, come specificato precedentemente, pagheranno il canone nella bolletta luce della prima abitazione;
  • I proprietari di immobili dati in affitto poiché sebbene il contratto della luce porti il loro nome, il pagamento del canone Rai spetta all’inquilino possessore del televisore;
  • Sono esenti gli ospedali militari, le Case del soldato e le Sale convegno dei militari delle Forze armate;
  • Gli agenti diplomatici e consolari stranieri accreditati in Italia;
  • I militari di cittadinanza straniera che rientrano nelle forze armate della NATO;
  • I rivenditori e riparatori di TV

Entro quando richiedere l'esenzione

L'esonero dal pagamento della tassa deve essere certificata di anno in anno, per questo motivo è necessario inviare l'apposito modulo con il quale si richiede la disdetta del canone entro il 31 gennaio 2020. L'operazione va ripetuta ogni anno.

Come si richiede l'esenzione

L'operazione per chiedere l'esenzione dal canone Rai segue delle regole piuttosto semplici e precise. Sarà necessario, infatti, compilare un apposito modulo stilato dall'Agenzia delle Entrate con il quale si afferma di non essere in possesso di un apparecchio televisivo, oppure di rientrare in una di quelle categorie elencate nel paragrafo precedente. Le schede da compilare si trovano qui.

Quando non si può chiedere l'esenzione

A differenza degli anni passati, non è più possibile chiedere l'esenzione del canone in seguito al suggellamento del televisore. Per "suggellamento" si intende l'inutilizzabilità dell'apparecchio in questione, quindi, in tal caso i contribuenti non potranno chiedere la disdetta dimostrando di non usufruire della tv, come invece era possibile fare qualche anno fa.

Cos'è il canone speciale

Esiste un'altra tipologia di canone Rai, ovvero quella denominata speciale, che interessa i possessori di esercizi commerciali, di attività di ristorazione, alberghi e locali aperti al pubblico, come specificato sul sito della tv di Stato, dove c'è scritto: "Devono pagare il canone speciale coloro che detengono uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radio televisive in esercizi pubblici, in locali aperti al pubblico o comunque fuori dell'ambito familiare, o che li impiegano a scopo di lucro diretto o indiretto". A cui si aggiunge che la validità del canone è attribuibile solo ad un determinato indirizzo, quindi, chi è possessore di più apparecchi in sedi diverse dovrà pagare il canone per ogni singola sede

La disdetta del canone speciale

Ovviamente, anche per il canone speciale, è possibile chiedere la disdetta e anche qui, è necessario seguire delle procedure. Sul sito si specifica chi può chiedere la disdetta e infatti vi è scritto: I titolari di canone speciale che non detengono più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radio televisive fuori dall'ambito familiare devono inviare alla sede regionale RAI competente per territorio, comunicazione di disdetta del canone speciale, mediante raccomandata con ricevuta di ritorno, specificando la destinazione dell'apparecchio.

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