Emozioni Gold, Dalla e Gaetano narrati in musica su Rai2

Più volte si è ribadito quanto si ritenga superflua quella modalità d'espressione nella quale la Tv tanto ama esibirsi: la cosiddetta mossa del coccodrillo, la rievocazione agiografica di un defunto noto. Tuttavia, esiste modo e modo per ricordare, visto che alla base, applicarsi nella pratica del ricordo è invece un dovere morale. Questa ampollosa introduzione vive del proposito di parlare di Emozioni Gold,  programma nato da un'idea di Simona Ercolani e proposto da RaiDue in seconda serata, ieri. Dopo la prima puntata dedicata, qualche giorno fa, ai Pooh (per la scomparsa della prima anima del gruppo, Valerio Negrini), Lucio Dalla e Rino Gaetano sono stati i protagonisti della seconda puntata.

Come fosse "Sfide" –  Si può dire con una certa prevedibilità che nella sua forma, il programma sia un calco adattato e preso in prestito dal prodotto per cui la Ercolani è più celebre: quello Sfide che quest'anno, con l'apporto alla conduzione di Alex Zanardi, ha assunto un peso specifico di dimensioni importanti. Nella narrazione, l'impostazione, il montaggio e la modalità delle interviste, la tensione emotiva, tutto rientrava in una sensazione di deja vu per gli appassionati dei racconti sportivi di RaiTre. Persino la voce narrante è volutamente la stessa. Ma in fin dei conti, per quanto priva di un elemento di novità, la forma ripropone una modalità che di per sé è vincente e forse, applicata all'ambito della musica, lo è ancora di più.

Professionisti del coccodrillo – Il motivo risiede nell'unico modo tramite il quale si possa ritenere valido ricordare artisti come Lucio Dalla e Rino Gaetano, o chiunque altro: vale a dire la loro opera. Di una cosa si può stare certi: Emozioni Gold non ha lesinato sul materiale video ed audio, utilizzando abbondantemente l'archivio a disposizione e facendoci ascoltare, seppur solo accennandole, tutte le più celebri canzoni dei due. E' stata un'ora e mezza di ascolto, senza troppi elogi gratuiti, solo il tono epico e ricercatamente monotono che un contenuto televisivo del genere ha esigenza di alimentare, se non altro per catturare l'attenzione dello spettatore. In fin dei conti, anche se avremmo preferito il mantenimento del nome naturale, Sfide, il risultato di questo coccodrillo è di gran lunga più soddisfacente di quelli ottenuti dallo speciale che Massimo Giletti dedicò proprio a Lucio Dalla, più di un mese fa. Trattasi di professionisti di genere.