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Alex Zanardi è la marcia in più di un format già vincente

L’ex pilota, trionfatore delle ultime Paralimpiadi, si è unito al team di Sfide per raccontare storie. La sua attitudine è evidente, coadiuvata dall’immensa popolarità che Zanardi s’è guadagnato.
A cura di Andrea Parrella
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Ritorna Sfide, senza cambiare la sua identità, l'impostazione che garantisce successo al programma da anni, senza necessitare un ammodernamento. E' un prodotto sempre valido per il piacere con cui un pubblico eterogeneo accoglie storie di sport che abbiano un valore che supera lo sport stesso. Non vuole mai essere una mitizzazione dei protagonisti delle opere, ma sicuramente Sfide racconta le vicende di personaggi che hanno qualcosa da dire in più. Il discorso sulle virtù del format si chiude quando si nota l'immenso repertorio audio e video dal quale gli autori del programma possano attingere.

Se forse si voleva trovare un punto di debolezza, era quello di avere come colonna portante una voce, ma non un volto che accompagnasse lo spettatore durante il corso della storia, per quanto le corde vocali di Stefania Chimisso  siano diventate più familiare di quelle di alcuni parenti. Questo gap è stato superato con la mossa geniale di pensare un programma esattamente identico con la conduzione del nuovo Sfide affidata ad Alex Zanardi, l'ex pilota, il personaggio più significativo delle ultime Paralimpiadi, per i due ori conquistati in specialità handbike. Molto più concretamente, un personaggio dotato di un'incredibile forza vitale che non s'è arrestato dinanzi ad un drammatico incidente che l'ha costretto all'amputazione degli arti inferiori.

Ma sono tutte cose risapute. Ciò che si poteva solo sperare, visti i precedenti, era la sua efficacia davanti alla telecamera. Ieri sera, raccontando la tragica storia di Gilles Villeneuve, che evidentemente gli sta a cuore per affinità alla sua principale passione, la quantità di pathos apportata dall'ex pilota è stata notevole. Inoltre Zanardi, è credibile, disinvolto, inaspettatamente efficace, talvolta caustico nelle sue argomentazioni. E' evidente che nessuno, men che meno Zanardi stesso, riusciranno mai a prescindere dalla tragica vicenda, ma conti fatti, dopo aver visto la prima puntata di Sfide, c'è la ferma convinzione che non si tratti di una scelta opportunistica: Alex Zanardi ha indubbiamente le velleità del conduttore. E' ben evidente, inoltre, che la popolarità immensa di cui gode in questo momento il nuovo conduttore di Sfide, gli concede un credito tale che gli permetterebbe di fare qualsiasi cosa. Ma è una popolarità che indubbiamente merita.

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