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“Diletta Leotta a Sanremo per il video hard”: in tv la si accusa senza nemmeno informarsi

A Domenica Live si discute dell’abito indossato da Diletta Leotta a Sanremo 2017. “Invitata al Festival per il suo video hard” dicono in studio, criticandola senza nemmeno essersi informati, perché un video hard non c’è mai stato.
A cura di Stefania Rocco
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A Domenica Live si discute di solidarietà tra donne, quel sentimento che dimostra di mancare sempre più spesso e di cui non c’è stata traccia nel corso dell’ultimo Festival di Sanremo 2017, quando a salire sul palco è stata la bellissima Diletta Leotta. Basta la sua apparizione all’Ariston a scatenare i soliti benpensanti. “Non doveva parlare di violazione della privacy con quell’abito e la mano che cerca di aprirsi lo spacco” scrisse Caterina Balivo su Twitter a poche ore dalla fine della prima puntata, salvo poi fare marcia indietro r pubblicare le sue scuse per quel tweet infelice.

Questo pomeriggio, a Domenica Live, si ricade nel medesimo errore e in termini, purtroppo, ancora peggiori. Accade che la conduttrice Barbara D’Urso convochi nel suo salotto personaggi quali Platinette, Candida Morvillo, Karina Cascella, Dayane Mello – ultima fidanzata di Stefano Bettarini -, Filippi Facci, Giulia De Lellis e Sandra Milo. I giudizi nei confronti di Diletta sono stati impietosi e, incredibile ma vero, nemmeno precisi. A cominciare è stata Platinette:

Quando si vuole lanciare un messaggio del genere, non vanno indossati abiti del genere che spostano l’attenzione. La signora non mi pare sia nuova a queste cose. Girava video con uno o due calciatori.

Anche Facci si unisce al coro: “Ma chi è Diletta Leotta? È una bella ragazza che deve fare quello: aprirsi lo spacco e mostrare le gambe”. Altrettanto tranchant prova a essere la Cascella: “

È stata invitata a Sanremo perché è uscito un suo video hard. Non si può vedere quel vestito. Tutti i giornalisti sportivi vengono invitati al Festival? No, ci è andata lei per lo scandalo del video e delle foto hard. L’ha fatto apposta a indossare quell’abito.

Conclude Candida Morvillo: “Il caso di Diletta è emblematico. Non puoi parlare di stupro virtuale con un abito che è un’arma di distruzione di massa. La gente guardava la tv senza audio”. Peccato che, di base, manchi l’informazione: non c’è alcun video hard di Diletta Leotta che circola in rete, solo alcune foto in cui la giornalista è nuda che sono state rubate – e questa è violenza – dal suo telefono. Opinionisti sì, ma almeno lo si faccia con cognizione di causa.

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