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Da “All Toghether Now” a “Amici Celebrities”, perché Michelle Hunziker non lascia il segno

Dopo “Vuoi Scommettere?” e “Amici Celebrities”, con “All Toghether Now” si chiude un altro progetto condotto da Michelle Hunziker che ha faticato a fissarsi nell’immaginario del pubblico. Come è possibile che una tra le più talentuose professioniste della nostra Tv non riesca a cucirsi addosso un programma tutto suo?
A cura di Andrea Parrella
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Niente da fare, Michelle Hunziker non riesce a trovare il suo programma. Gli ascolti "timidi" della seconda edizione di All Toghether Nowche ricalcano la strada già tracciata da quelli della precedente edizione, certificano una realtà inconfutabile: pur essendo tra le professioniste più brave del panorama televisivo italiano, Michelle Hunziker non riesce ad intestarsi un successo vero e ad associare un programma al suo volto, rendendosi dunque insostituibile. Il suo impegno e la sua professionalità non sono bastati a spingere il talent show oltre la propria dimensione.

Il talent di Canale 5, chiusosi con la vittoria di Sonia Mosca, è solo l'ennesimo progetto infausto preso in carico dalla conduttrice svizzera. Prima di "All Toghether Now" c'era stato "Amici Celebrities"e andando ancora a ritroso "Vuoi Scommettere?"Una serie di show incapaci a fissarsi nell'immaginario collettivo e ad essere ricordati. Perché, si badi bene, quelli di Michelle Hunziker non sono dei flop senza se e senza ma, bensì progetti che faticano a lasciare il segno. Sono programmi dimenticabili, con cui lei sembra non trovare un feeling e probabilmente sono i programmi sbagliati. Nessuno tra gli show condotti da Michelle Hunziker negli ultimi anni presentava elementi di novità e originalità, la maggior parte di essi sono parsi stantii, raffermi, emuli del già visto. È successo per "All Toghether Now", arrivato in Italia in un momento di palese difficoltà per i talent show musicali, è accaduto per "Amici Celebrities", dove a schiacciarla è stato il paragone con la madrina del programma, Maria De Filippi, il cui stile di conduzione è la chiave del programma.

Non sono programmi per Michelle Hunziker

Per questo genere di produzioni, le cui caratteristiche sono spesso una via di mezzo fra il talent e il people show, in Italia è diventato dominante il modello di una conduzione "materna", capace di empatizzare con le storie e le vicende dei concorrenti. Ci riesce la De Filippi, sa farlo Milly Carlucci, ne è diversamente capace Mara Venier. Queste caratteristiche non sembrano però appartenere a Michelle Hunziker, eccellente nel districarsi in situazioni comiche orientate a una sfera emozionale opposta a quella della commozione. D'altronde è la sua formazione professionale a dircelo, visto che la conduttrice svizzera ha raggiunti i picchi massimi della sua carriera muovendosi in un triangolo i cui vertici portano i nomi di "Zelig", "Striscia La Notizia" e il Festival di Sanremo (nel 2018 all'Ariston aveva mostrato tutte le sue capacità).

La necessità di lasciare il segno

Nessuno dei tre titoli su citati può però dirsi un programma "di Michelle Hunziker" e forse il suo errore principale, negli ultimi anni, è stato quello di lasciarsi ossessionare dalla necessità di cucirsi addosso un programma, finendo per scegliere sempre quelli sbagliati e poco adatti alle sue caratteristiche. Ultima domanda, ma non per ordine di importanza: siamo proprio sicuri che Mediaset sia la casa adatta ad esaltare le peculiarità indiscutibili di Michelle Hunziker?

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