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Curon, Valeria Bilello e Anna Ferzetti: “Nella serie viene fuori il nostro lato oscuro”

“Curon”, la nuova serie italiana originale Netflix sarà disponibile dal 10 giugno nei 190 Paesi in cui il servizio è disponibile. Ecco cosa hanno raccontato a Fanpage.it Valeria Bilello e Anna Ferzetti, grandi protagoniste della serie che prova a inventare un genere citando King e mischiando mistery e teen drama.
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"Curon", la nuova serie italiana originale Netflix prodotta da Indiana Production, debutterà il 10 giugno 2020. La serie (qui la nostra recensione) è ambiziosa e prova a tracciare una nuova strada e una nuova direzione nella serialità di genere. Citando ora Stephen King ora la letteratura tedesca, "Curon" è qualcosa che in Italia semplicemente non c'è, almeno non nella storia recente e che per questo non ha paragoni possibili con la nostra tradizione.

La serie comincia con un flashback di un delitto che resta avvolto nel mistero e una fuga, quella di Anna, interpretata da Valeria Bilello, che ancora ragazzina è costretta a fuggire da Curon. Diciassette anni più tardi decide di tornare con i suoi figli, i gemelli Mauro (Federico Russo) e Daria (Margherita Morchio), e affrontare il suo passato. Un passato del quale fa parte anche Klara, interpretata da Anna Ferzetti. La redazione di Fanpage.it ha avuto l'opportunità di ascoltare proprio le impressioni di Valeria Bilello e Anna Ferzetti, protagoniste femminili della serie.

Un luogo decisamente unico e un genere assolutamente sperimentale per la serialità italiana. Parlateci di "Curon", delle vostre impressioni su questo progetto. 

Anna Ferzetti: È una serie nuova e originale che mette insieme vari generi, dal soprannaturale al mistery al thriller psicologico. È qualcosa di necessario per Netflix Italia, per quello che c'è in Italia. Abbiamo bisogno di cambiare e dimostrare che noi siamo capaci di fare anche questo. È stata una sfida anche come attrice perché è un genere che non ho mai fatto. Mi sono lasciata sorprendere. C'era una sceneggiatura dettagliata e un cast misto tra adulti e giovani che si è in qualche modo mischiato in maniera interessante. Si è creata una famiglia, grazie soprattutto al luogo che è stato fondamentale per i ritmi e le atmosfere che ha creato.

Valeria Bilello: Curon ti arriva in un secondo. Tu vedi la scritta: "Curon", poi vedi il campanile, vedi il lago e se vuoi hai già tutto. È già tutto nella locandina. Le atmosfere sono suggerite chiare anche nell'estetica che Ezio e gli altri sceneggiatori hanno immaginato. Per il mio personaggio, non potevo non essere felice di avere a che fare con qualcosa di così complesso. Anna è inserita in dinamiche davvero interessanti. Ogni scena aveva un suo ostacolo, emotivo, di circostanze, ambientale. Spesso ce n'era più di uno e diverse forze in campo. Bisogna essere molto fieri di noi e del nostro lavoro. Sono contenta. È fondamentale anche avere in scena ragazzi così giovani e di talento.

Nella serie è in campo un lato visibile e un lato oscuro per ogni personaggio. Ma qual è la parte visibile e la parte oscura di Anna Ferzetti e di Valeria Bilello?

Anna Ferzetti: Ancora la sto scoprendo la mia parte oscura così come la mia parte visibile. Non ti so rispondere, ma la sto ancora sperimentando. Io sono una donna ipercontrollata, cerco di mollare un pochino sempre. È una lotta continua in ognuno di noi.

Valeria Bilello: Io non saprei dirti nemmeno qual è la mia parte di luce, è completamente ostaggio della mia parte di ombra.

Proprio quando il mistero si avvia alla risoluzione, la serie decide di concludersi lasciando qualcosa in sospeso. È già tutto pronto per una seconda stagione?

Valeria Bilello: È presto da dire, ci prepareremo, ma aspettiamo di capire come prende il pubblico la prima stagione, bisogna aspettare anche quello. Bisogna vedere i giovani e gli adulti come la prendono. Speriamo che sia una serie seguita. Deve esserlo, ce lo auguriamo perché è originale e nuova.

"Curon" sarà distribuita nei 190 Paesi in cui Netflix è disponibile a partire dal 10 giugno. Sette episodi diretti da Fabio Mollo e Lyda Patitucci, nati da una idea originale dell'head writer Ezio Abbate con gli autori Ivano Fachin, Giovanni Galassi e Tommaso Matano. Nella serie c'è il mistery, c'è l'horror, c'è il teen drama e un commento sonoro molto puntuale che aiuta la narrazione, da XXXTentacion a Myss Keta. La misteriosa "Curon" è da non perdere.

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