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Costanzo a Celentano: “Adrian sarebbe andato male anche 15 anni fa, perché dovrebbero vederlo?”

Nonostante la partecipazione della moglie Maria De Filippi e le parole spese dalla conduttrice per Celentano, Maurizio Costanzo giudica severamente “Adrian”, lo show che ha riportato in prima serata Adriano Celentano. Il popolare conduttore e giornalista stronca entrambe le parti dello spettacolo, compreso il cartone animato: “Sarebbe andato male anche 15 anni fa. Manca un perché lo spettatore debba vedere Celentano. Infatti, giusto o sbagliato, lo vedono sempre di meno”.
A cura di Stefania Rocco
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Maurizio Costanzo stronca lo show di Adriano Celentano dalle pagine di “Libero”. Il popolare conduttore e giornalista ha commentato severamente lo spettacolo che ha riportato Adriano in prima serata dopo il flop di gennaio 2019. I risultati di ascolto non sorridono al Molleggiato e le critiche, come accade in questi casi, si sprecano. Nonostante la partecipazione della moglie Maria De Filippi alla seconda puntata dell’evento e le parole spese a difesa di Celentano, l’opinione di Costanzo è dura:

Prosegue, su Canale 5, l'avventura di Celentano, in un varietà un po' sghembo e, comunque, lontano dai gusti del pubblico attuale, Adrian. Non penso al fumetto che, a dir la verità, non sarebbe andato bene nemmeno 15 anni fa, ma alla prima ora, dove Celentano ha cominciato a spendersi un po' di più cantando, ma dove, sostanzialmente, manca un perché lo spettatore debba vedere Celentano. Infatti, giusto o sbagliato, lo vedono sempre di meno.

Promosso Fiorello con Viva RaiPlay

Promosso a pieni voti, invece, Fiorello con il suo "Viva RaiPlay". Costanzo dichiara di avere apprezzato il modo di spendersi del conduttore per rinnovare il pubblico della Rai, portandolo ad abbracciare una fetta di mercato più giovane: “È bravo Fiorello in queste sue presenze su RaiPlay. E sono stati bravi quelli che hanno voluto Fiorello alla guida di questo nuovo canale che può portare alla Rai un pubblico decisamente più giovane. Fiorello, da sempre, ha un pubblico largo all'interno del quale ci sono anche spettatori che non sono soliti trattenersi a lungo davanti al televisore. Potremmo dire, perciò, che c' è la televisione generalista, c'è quella delle piattaforme e quella di Rosario Fiorello”.

Amadeus a Sanremo, una sfida non ancora analizzata

Più cauto, invece, è il giudizio espresso nei confronti di Amadeus, nuovo conduttore di “Sanremo 2020”. La sfida sarebbe ancora lontana dal potersi considerare instradata su binari vincenti: “Mi auguro, invece, che Amadeus riesca a costruire il 60° Festival con tutti gli onori che questa festa patronale merita. Amadeus conosce la tv, la frequenta da una vita e credo che sappia come fare”. Il giornalista conclude con un’analisi sui dibattiti politici che trovano sempre maggiore spazio anche in prima serata:

Ho già avuto occasione di parlare dei programmi di informazione che ospita Rete4. Devo aggiungere che anche La7 si comporta egregiamente. Guardate, il lunedì su Rete 4 c' è Porro con Quarta Repubblica. Martedì, su La7, c'è Floris con Di Martedì. Giovedì, su Rete4, c'è Diritto e Rovescio con Del Debbio e, sempre giovedì, su La7, c'è Formigli con Piazza Pulita. Personalmente non mi dispiace che ci sia una così ampia scelta di dibattiti politici: aiutano a capire.

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