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Cosa vedeva in tv un teenager negli anni ’90

I teen drama, Fiorello, la Rai2 di Freccero, Walter Nudo e Alessia Marcuzzi, oltre l’epopea della prima Mtv. Questo e tanto altro ha abitato i pomeriggi e le serate televisive di chi ha avuto la (s)fortuna di essere teenager negli anni ’90.
A cura di Andrea Parrella
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Il Tamagochi, il ritorno in voga delle scarpe con le zeppe e quello delle terribili palline che rimbalzavano l'una contro l'altra producendo, come unico effetto, rumore e forse omicidi, anziché divertimento. Chi è stato teenager negli anni '90 avrà già certamente avviato il processo di rimozione delle tendenze che ha perseguito in quel decennio, inconsapevolmente. Tra le cose imprescindibili, oltre che contestabili, di quei dieci anni va certamente annoverata la televisione, che al tempo viveva indubbiamente il suo boom, volendo cercare una parola che sintetizzi l'esplosione definitiva delle tv private e gli effetti che questo portò su quella pubblica. Sarebbe illegale provare a negare di essere stati pesantemente indottrinati da quello che il piccolo schermo ha saputo proporre in quel lasso di tempo.

Mediaset, lo dicevamo, ha avuto un ruolo di punta nel delineare il nostro cluster televisivo, senza dimenticare che, persistenza della Rai a parte, sul finire degli anni '90 fu l'arrivo di Mtv a provocare una mezza rivoluzione nelle tendenze, vista la possibilità di variare l'offerta con un ampio utilizzo dei video musicali. Insomma, la tv italiana degli anni '90, che non riusciamo a non guardare con occhio nostalgico, è un pot pourri di qualche buona idea, marketing, studio dei gusti del pubblico, un bel po' di vuoto e un discreto quantitativo di calchi, per non chiamarli furti, dalle televisioni estere. Al netto delle differenze anagrafiche, credo esistano alcuni titoli tv imprescindibili che accomunano adolescenti e giovani di quegli anni, nel bene e nel male.

Colpo di Fulmine

Antesignano del moderno concetto di tronisti e corteggiatori, il programma condotto da Alessia Marcuzzi e da un Walter Nudo che non aveva ancora litigato con Pappalardo vestito solo di un costume a mutandina, Colpo di fulmine è stato fonte di ispirazione nei molti pomeriggi in cui ci preoccupavamo del look più del normale prima di uscire di casa, per evitare brutte figure nell'eventualità remota che la Marcuzzi ci avesse fermato all'improvviso in strada.

Beverly Hills 90210

Senza Beverly Hills non avremmo goduto di una serie di telefilm degli anni successivi, nati e basati su un mero principio di emulazione. E sarebbe stato un bene. Al teen drama per eccellenza va certamente il merito di aver garantito una prolungata sopravvivenza alla moda delle camice in stile hawaiano indossate da Brandon Walsh.

Mai dire gol

La trasparenza della cravatta di Felice Caccamo è forse un simbolo di questi anni '90. Non c'è bisogno di aggiungere troppe descrizioni al format Mai Dire.., quello dei primi anni e quello sopravvissuto per più di un decennio sulla cresta dell'onda, sotto varie forme. Insieme a Paperissima, detiene forse il primato di primo programma nella storia della televisione italiana che abbia fatto delle segnalazioni dei telespettatori la base essenziale per la realizzazione del programma stesso.

Furore

Rai 2 in questi anni beneficia dell'apporto di un direttore visionario come Carlo Freccero, che solo qualche anno prima aveva partecipato all'avvio della "start up" Italia 1, contribuendo al suo successo. Uno dei programmi di intrattenimento più fortunati della sua stagione da direttore della seconda rete Rai è Furore. Condotto da Alessandro Greco, il programma gli conferì la piena popolarità ed ebbe successo perché faceva sfidare squadre composte da vip già noti, il che per un motivo inspiegabile generava spirito di appartenenza all'una o all'altra. Lapalissiano è ricordare "Furore nannanana", il motivetto tormentone della sigla decisamente fortunato, che di certo sarebbe il miglior tappeto musicale per la lettura di questo paragrafo.

Pippo Chennedy Show

Il programma, realizzato negli studi Rai di Napoli, è la conferma del talento di Corrado Guzzanti, oltre che il trampolino di lancio per molti comici che hanno poi detto la loro nelle stagioni successive (su tutti Neri Marcoré). Antecedente a L'Ottavo Nano, oggi viene ricordato come uno dei programmi di satira e comicità meglio riusciti negli ultimi vent'anni di tv.

Mtv, Kris&Kris e la "Dancefloor Chart"

Per parlare di Mtv Italia bisogna tirare in ballo Daniele Bossari, uno dei volti della rete che nasceva a fine anni '90. Bossari è poi divenuto specialista nell'arte del condurre programmi che, sotto la sua gestione, non ha mai visto nessuno: la lezione di Saranno Famosi dice tutto. Ma la primordiale Mtv è soprattutto Kris&Kris, due ragazze che per molto tempo abbiamo pensato parlassero come parlavano solo per fare il verso a Wendy Windham. Ad ogni modo, la loro Dancefloor Chart è stato un appuntamento fisso per molti anni.

Karaoke

C'è davvero bisogno di aggiungere una sinossi al nome del programma? Beh sì, forse le imprecazioni che ho ingiustamente indirizzato a Fiorello per mesi, per me colpevole di quell'ingresso jack difettato che mi ha impedito di usare come volevo il Karaoke regalatomi dai miei genitori a Natale.

Non è la Rai

True story: mio cugino di Napoli, a 14 anni marinò la scuola per andare a Roma, con la speranza di incontrare le ragazze di Non è la Rai. Per chi ha visto i brufoli emergere nel primo quinquennio degli anni '90, non si può scordare la libido generata dai balletti e le esibizioni improvvisate di Miriana Trevisan e compagnia. Il primo programma di intrattenimento andato in onda in diretta televisiva nella storia di Mediaset, ha riempito i pomeriggi e i pensieri di un bel po' di gente e il motivo non era esattamente per Enrica Bonaccorti.

Friends

Sit com per eccellenza, probabilmente rimarrà ineguagliata quanto a mole di successo ed eco internazionale, per tutti i secoli dei secoli. Lancia Jennifer Aniston nel panorama internazionale e catapulta i protagonisti della serie in una condizione di celebrità assoluta, regalandogli un'eredità che si porteranno dietro per tutta la vita. Le descrizioni a Friends sono un orpello barocco dopo aver guardato questa scena

Baywatch

A qualcuno può sembrare inopportuno l'inserimento della serie con David Hasselhoff, ma chiunque si sia trovato in piscina in quegli anni, si è chiesto come mai, uscendo direttamente con un'arrampicata sul bordo, l'effetto non fosse lo stesso di quello ottenuto da Cody nella sigla di Baywatch. Inutile sottolineare, in aggiunta, due parole: Pamela Anderson.

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